Dopo 3 anni, il dolore di chi è sopravvissuto

Fiaccolata Giampilieri11È un dolore composto quello di chi a Giampilieri è sopravvissuto alla tragedia dell'1 ottobre 2009. Una “bomba d'acqua” come mai ce n'erano state prima, un territorio mai messo in sicurezza per l'ignavia e l'incompetenza dei politici e in pochi minuti un'intera comunità è stata spezzata. Per sempre. 

Non c'era rancore oggi pomeriggio a Giampilieri, quando il villaggio si è riunito per ricordare i morti. Non solo i loro, ma anche quelli di . Anche loro spazzati via da una valanga di acqua, fango e detriti che un territorio rispettato e curato sarebbe stato in grado di trattenere.  

Ma non c'era neanche la rassegnazione di chi è disposto a subire ancora. I sopravvissuti hanno pagato un prezzo troppo alto e non sono più disposti a concedere crediti ad alcuno. 

Hanno apprezzato la presenza dell'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, ma non si sono visti i salamelecchi e le sviolinate che di solito si riservano ai politici che arrivano da Palermo. 

In molti invece hanno stretto la mano e si sono fermati per qualche minuto a parlare con l'Ingegnere Capo del Gaetano Sciacca e con i dirigenti della Protezione Civile regionale e locale Lo Monaco e Bruno Manfrè. In un paio di anni hanno trovato i fondi e messo in sicurezza buona parte del territorio e adesso possono stare tranquilli quando arrivano tempeste come quelle di tre anni fa. 

Al centro della foto l'ingegnere Sciacca

C'è ancora  molto da fare e, come è stato chiesto durante la commemorazione davanti al monumeto che ricorda i morti, adesso il paese si aspetta il completamento dei lavori di piazza Pozzo, da sempre il cuore pulsante del piccolo villaggio. 

Assente la città, come se Giampilieri e Messina fossero distanti anni luce, come se il dolore dei sopravvissuti non appartenesse all'intera comunità locale. 

Assente anche la classe politica locale, tranne alcune eccezioni. Presenti quindi alla commemorazione della tragedia di tre anni fa Filippo Panarello del PD ancora una volta in per non mollare il seggio di Palazzo dei Normanni e imparentato con alcuni abitanti di Giampilieri, il segretario generale della Cgil Lillo Oceano, l'ormai archiviato assessore Pippo Isgrò e l'ex Capo di Gabinetto di Palazzo Zanca Antonio Ruggeri. 

A partecipare anche la madre nobile dei democratici messinesi Angela Bottari, l'ex An ed ex Mpa in attesa di nuova collocazione Daniela Bruno e la moglie dell'ex sindaco Buzzanca insieme alla consuocera Giovanna Famà, di recente passata dall'OPCM alla direzione della Galleria di Arte Moderna del Comune.

Poco dopo le 18, in un elegante abito blu,  è arrivato anche il commissario straordinario del Comune Luigi Croce.

Non una parola contro chi non c'era. Anche perchè, è forte la consapevolezza che ricordare quello che è successo tre anni fa non serve in campagna elettorale, non è spendibile. Anzi, meglio non rischiare di sentirsi lanciare accuse sulle responsabilità che hanno portato al disastro. E comunque, le frasi di circostanza non riporteranno indietro i morti.

 

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