Dopo 25 anni Peppuccio Tornatore rivede la sua Messina

tornatore“La sera, prima di chiudere gli occhi, sogno che Messina sia tutto il mondo”. Sono queste le parole del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, raccontate da Ninni Panzera, durante la conversazione organizzata dalla Fondazione Bonino-Pulejo sull'Architettura dello sguardo.

Sono passati venticinque anni da quando Peppuccio venne nella città dello Stretto per incontrare il pubblico messinese. Il film “Nuovo Cinema Paradiso” era stato un clamoroso flop in tutta Italia, ma qui aveva riscosso un discreto successo, ottenendo 72 milioni di lire di incassi su un totale di 112 milioni.

“Non capivamo perché a Messina ci fosse stato questo insolito interesse, rispetto all'accoglienza del film nel resto di Italia. Poi scoprimmo che il proprietario del vecchio cinema Aurora, Gianni Parlagreco, amò così tanto il film da proporre ai messinesi l'entrata gratuita, con pagamento all'uscita qualora il film fosse piaciuto”.

Nel gennaio 1989 il pubblico messinese, che si era lasciato convincere a vedere il film che solo un anno dopo avrebbe vinto l'Oscar come miglior film straniero, incontrò il giovane Tornatore alla saletta Milani, al importante luogo di incontro intellettuale sulla cinematografia italiana ed estera. “I messinesi erano sconcertati quanto me che Cinema Paradiso non avesse avuto consensi. Le nostre battute di quella sera erano dettate da smarrimento, disappunto e incapacità di capire perché il film non interessasse nessuno”.

E prosegue. “Il film ebbe pochissimi incassi, poco più che 100 milioni di lire, come dire che oggi un film incassa 40 mila euro. Mi dicevo che avevo fatto due film, il primo e l'ultimo, e mi sembrava poco probabile che riuscissi a continuare la mia carriera, anche a giudicare da quello che scrissero i critici. Solo uno ne scrisse bene, sempre a Messina (Franco Cicero, ndr). Qualcuno si chiese se fosse un parente- ironizza.”

Franco Cicero al fianco del regista parla con entusiasmo dello spudorato raccontatore. “Tornatore ha il controllo totale sulla vita del film, dalla sceneggiatura al produttore. Curioso che 28-29 anni fa mentre lui girava a Palermo, a Messina contemporaneamente Francesco Calogero girava La gentilezza del tocco. Improvvisamente dagli scrittori veri e propri, si passò agli scrittori di immagini- ha spiegato il vicecaporedattore di Gazzetta del Sud”.

La conversazione sull'architettura dello sguardo trova diversi spunti nella filmografia di Tornatore, in cui ogni opera ha una diversa realizzazione, un diverso linguaggio.

“Quello dello sguardo e del silenzio è un momento archetipico nella storia del cinema. Basti pensare ai film di Sergio Leone -ha spiegato Tornatore. L'istante in cui i nemici si guardano è quello in cui lo spettatore mette tensioni, suggestioni, il proprio modo di vedere le cose. C'è una quantità di film che tutti dovrebbero vedere e questo tutti può essere realizzato solo a scuola”.

A proposito di scuola ed , interviene il sindaco Renato Accorinti, presente con una toccata e fuga alla conversazione. “Chiedo al regista se un giorno farà qualcosa per i ragazzi siciliani che aspirano a diventare registi. Approfitto dell'occasione per dargli il mio bigliettino da in cui c'è la citazione di Fellini L'unico vero realista è il visionario – ha dichiarato il primo cittadino messinese”.

“Mi è stata rivolta più volte la richiesta di formare i giovani, ma per il momento il mio mestiere è fare il regista. Credo che si possa fare bene solo una sola cosa per volta e fin quando ci sarà bisogno del miei film, farò solo questo -ha risposto Tornatore”.

In un futuro prossimo, si prevede la realizzazione di un centro di documentazione sul regista siciliano proprio in città grazie all'impegno della Fondazione Bonino-Pulejo. Messina, ancora una volta, dà il proprio tributo al grande regista siciliano dimostrando l'affetto che da ormai trent'anni segna la storia personale e professionale di Tornatore ,che non manca di dire: “Eh sì, per me Messina è Messina”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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