Deputati e senatori, D’Alia e Garofalo in testa alle classifiche

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Gianpiero D'Alia, capogruppo UDC al Senato

Le elezioni di primavera si avvicinano. Passata la buriana delle regionali, adesso si fa sul serio con Camera e Senato. E allora, giusto per dare una rinfrescatina alla memoria, vediamo in dettaglio chi sono i rappresentanti dei messinesi in Parlamento. Sugli scanni di Montecitorio e di Palazzo Madama siedono 11 tra deputati e senatori messinesi. Sono in carica da aprile 2008, alcuni alla prima legislatura, altri in Parlamento da lungo periodo. Alla Camera dei Deputati troviamo Carmelo Briguglio (Fli), Rocco Crimi (Pdl, ma eletto nella circoscrizione Lazio 2), Vincenzo Garofalo (Pdl), Francantonio Genovese (Pd), Carmelo Lo Monte (Gruppo Misto), Antonio Martino (Pdl), Pippo Naro (UdC), Domenico Scilipoti (Popolo e Territorio), Francesco Stagno D'Alcontres (Gruppo Misto).  Al Senato Gianpiero D'Alia (UdC) e Mimmo Nania (Pdl). Fino a pochi giorni fa c'era anche Nino Germanà (Pdl), appena eletto all'Assemblea Regionale Siciliana.

In base all'indice di produttività calcolato da Openpolis, associazione indipendente che dal 2008 ha avviato il progetto Openparlamento per monitorare i lavori dei parlamentari italiani, il più produttivo dei messinesi è il senatore Gianpiero D'Alia. Chi non perde quasi nessuna votazione è invece Enzo Garofalo, con un indice di assenza pari solo all'8%. L'indice di produttività prende in considerazione la quantità e l'efficacia dell'attività realizzata da ogni parlamentare dall'inizio della Legislatura in base ai progetti di legge, alle mozioni ed interrogazioni ed alle interpellanze ed emendamenti presentati.

D'Alia, sottosegretario di Stato del Ministero dell'Interno durante il terzo Berlusconi, di recente è stato al centro di una querelle per la posizione assunta rispetto alla costruzione del ponte sullo Stretto, considerata una grande opportunità per il territorio fino al 2006 per poi diventare una pura follia. Accusato di voltafaccia dai sostenitori della mega opera, è stato difeso a spada tratta da ambientalisti e da chi il ponte non lo vuole. Si è interessato della tutela del settore agroalimentare del Mezzogiorno, soprattutto in materia di concorrenza per i prodotti nostrani, e della ricostruzione dei comuni della Val Belice. Curiosa la sua presenza tra i firmatari di un disegno di legge per le modifiche dei circondari dei tribunali di Pesaro e Rimini.

Per il secondo più produttivo tra i nostri parlamentari dobbiamo scendere al 74° posto della classifica generale, dove troviamo Carmelo Lo Monte. Si è interessato della salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e dei collegamenti per l'Isola e ha chiesto, ma non ottenuto, le dimissioni dell'AD di Ferrovie dello Stato Moretti dopo il taglio dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia del 2011.

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Enzo Garofalo, deputato PDL

Segue Enzo Garofalo che, come già detto, emerge però come il più presente alle votazioni. Anche lui si è interessato di collegamenti con l'Isola per migliorare la mobilità dello Stretto, puntando all'apertura del mercato. Si è conclusa poi proprio in questi giorni, positivamente, la battaglia condotta a fianco di Nino Germanà per evitare la soppressione dell'Autorità Marittima dello Stretto di Messina e lo spostamento delle funzioni a Reggio Calabria. L'ultima battaglia da parlamentare per Germanà che, come già detto, ha scelto di  abbandonare Montecitorio dopo l'elezione all'Ars nell'ultima consultazione elettorale.

Controversa la figura di Domenico Scilipoti, seppur attivo e spesso presente in aula. Dopo esser passato agli onori della cronaca per l'appoggio al governo Berlusconi nel novembre 2010 ed il successivo ed inevitabile abbandono di IdV, ha fondato il Movimento di Responsabilità Nazionale. Nel corso della sua attività parlamentare si è occupato di musicoterapia, agopuntura e perfino di pascolo abusivo nel comune di Benevento. Ancora da individuare un possibile legame con Messina e la sua circoscrizione di elezione.

Più attento al territorio è Carmelo Briguglio, con attività a sostegno dello sviluppo delle isole e delle peculiarità ambientali del messinese. Scendendo la classifica troviamo Francesco Stagno D'Alcontres. Si è battuto in particolare per gli aiuti da destinare alle popolazioni alluvionate del messinese, utilizzando anche la mossa del ricatto sul sostegno al governo, come lo stesso ha dichiarato ai giornali: “Tutti ricattano quindi chiedo anch'io. Le parole sono importanti: non ricatto, chiedo e se non ottengo non voto la fiducia”.

Quasi tutti i nostri parlamentari poi sono firmatari della proposta di legge per il trasferimento del Punto Franco istituito nel 1953 e mai attivato nella Zona Falcata, presentato da Garofalo alla Camera e da D'Alia in Senato come opportunità di crescita e sviluppo sia per la comunità messinese che per l'economia locale.

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Francantonio Genovese, deputato PD alla Camera

Di traffico e mobilità per la Regione si è occupato più volte anche l'ex sindaco di Messina Francantonio Genovese, coivolto recentemente nello scandalo sui corsi di formazione svelato da un'inchiesta del settimanale Panorama. Settimanale molto sensibile alla formazione targata PD e molto meno a quella del PDL, che a Messina è finita nel mirino della Procura.

Magari non lo ricordano in tanti, ma tra i parlamentari messinesi c'è anche l'ex Ministro degli Esteri e poi della Difesa Antonio Martino, sempre attento alle tematiche economiche, ma non quelle della sua città. Spulciando tra le sue attività, non si trova nulla che riconduca a Messina. A parte ovviamente, lo smantellamento dell'Arsenale militare e di numerosi uffici dell'Esercito e della Marina, sede dell'Ammiragliato compresa, quando era ministro.

C'è poi  l'ex sottosegretario allo Sport Rocco Crimi e tesoriere di FI, al momento più che altro interessato alle sorti future del Pdl messinese insieme a Mimmo Nania da Barcellona. Sempre secondo i dati raccolti da Openpolis, Nania non solo è tra i più assenti alle votazioni (64,3% di assenze), ma è anche tra i meno produttivi.

Resta da segnalare che su undici parlamentari messinesi ce ne sono quattro coinvolti a vario titolo in inchieste della magistratura: Genovese (abuso d'ufficio per affidamenti di servizi mentre era sindaco di Messina), Nania (condannato per lesioni nel 1969, e coinvolto in altre inchieste dalle quali è uscito senza condanna), Naro (condannato per abuso d'ufficio in Cassazione, altre due volte prescritto e una volta con formula piena) e Scilipoti (indagato per falso e calunnia e condannato per debiti).

Valentina Guerrera

Siciliana trapiantata a Roma da un po’ di anni. Si occupa di comunicazione, in particolare ufficio stampa e digital pr, in ambito istituzionale e politico. La passione per la sua terra e per il buon cibo l'ha portata a creare, in società, "Agromobile - La mappa del gusto", un portale per scoprire la Sicilia attraverso le sue eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche. Divoratrice di libri, instancabile praticante di yoga e viaggiatrice quanto più possibile. Per Sicilians segue da Roma i politici locali.

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