Danza. “L’amore innominato” fa il bis al Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Lamore innominato 1 Sicilians 1MESSINA. Far scoprire l'arte e la bellezza a bambini e adolescenti, anche a quelli delle zone più disagiate della città. È l'obiettivo del progetto Racconti in danza ideato dalla professoressa Mariangela Bonanno, direttore della scuola di ballo Studio Danza, per coinvolgere alunni e studenti, soprattutto quelli delle aree più a rischio, con un approccio artistico-culturale che li avvicini al mondo della danza e, di riflesso, a quello dell'arte. E così oggi, 14 dicembre, andrà in scena al Teatro Vittorio Emanuele lo spettacolo L'Amore Innominato, interpretato dagli allievi di Studio Danza, che già nell'aprile scorso hanno registrato un notevole successo con Dice Alice, che però aveva coinvolto le sole scuole elementari. L'Amore Innominato, liberamente ispirato a I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, è destinato invece alle scuole medie e alle classi liceali che studiano uno dei capisaldi della letteratura italiana. “Quando Mariangela Bonanno mi ha proposto l'argomento de I Promessi Sposi, mi è sovvenuto immediatamente il tema, meraviglioso, composto da Ennio Morricone per lo sceneggiato Rai negli anni '80 -spiega Valerio Vella, regista dello spettacolo. Alcuni brani, pochi, si trovano su YouTube, ma la colonna sonora per intero è pressoché introvabile dal momento che non esiste la versione su CD essendo all'epoca stata edita la sola versione su disco LP in vinile.

Valerio Vella Sicilians
Valerio Vella

Ho chiesto dunque a un mio caro amico, Luigi Mittiga, collezionista di musica da film ed esperto insigne della produzione morriconiana, se per caso disponesse di una copia di quel disco. Alla risposta affermativa mi sono attrezzato con un eccellente giradischi munito di testina Ortofon che sapevo di proprietà dell'ottimo Alberto Nikten Mercurio e ho provveduto prima al travaso in digitale e poi alla pulizia del suono da rumori di fondo e dei fruscii tipici dei vecchi dischi. Il risultato lo avete ascoltato in teatro.

Inoltre, dal momento che il tema, stupendo, non comprendeva comunque un finale adeguato alle esigenze di balletto, e per di più con la pomposità tipicamente attesa per un finale liberatorio, mi sono adoperato per cercare un compositore che fosse in grado di creare di sana pianta un brano nello stile di Morricone, orchestrarlo ed eseguirlo sapientemente con campioni di sezioni di grande qualità. Su suggerimento dell'amico comune Antonino Cicero, la scelta è caduta sul grande Melo Mafali, talentuosissimo artista, compositore e performer messinese, che tra le sue variegate attività è molto presente nel campo della composizione di musiche per film e spettacoli teatrali.

Dopo aver esaminato insieme alcuni spunti, il tema che ha alla fine composto appositamente per il nostro finale è risultato meraviglioso, sia per armonizzazione allo stile di Ennio Morricone e quindi al leit motiv del nostro spettacolo, che per potenza emotiva e per la tecnica impiegata, che ha fatto pensare che a suonare ci fosse una vera orchestra”.

Lamore innominato SiciliansA guidare gli spettatori nell'appassionata storia d'amore di Renzo e Lucia, che si alterne alle vicende della Lombardia del ‘600 oppressa dalla dominazione spagnola, la voce narrante dell'attore Mauro Failla. Le coreografie sono state curate da Mariangela Bonanno, Giorgia Di Giovanni (che è anche aiuto regista), Alice Rella (che ha curato l'adattamento dei testi) e il team hip hop Berta-Desy-Nikten. Disegno luci di Antonio Rinaldi, regia di Valerio Vella. Il progetto sarà presentato da Massimiliano Cavaleri.

Lo spettacolo della mattina è destinato agli studenti, mentre per la replica serale delle 21 si può contattare la scuola chiamando i numeri 090-8884603 o 340-3377090. L'iniziativa è patrocinata dall'assessorato alla Cultura e dall'Ente Teatro di Messina.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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