Dame e cavalieri, il fascino immutabile dei Templari

CavalieriTemplariFedericianiIn tempo di internet dame e cavalieri attirano ancora e, forse, fanno sognare. Messina non fa eccezione e così l'Associazione dei cavalieri templari federiciani ha recentemente aggiunto nuovi volontari.

“Con questa cerimonia, la nostra confraternita ha raggiunto i trenta membri.-spiega Enzo Ruggeri, responsabile della Commendataria di Messina. La nostra associazione è la prima in Italia a ricevere la bandiera commendataria dell'ordine”. Facendo un salto indietro nel tempo, i cavalieri templari federiciani di oggi sono direttamente collegati all'Ordine dei templari, sciolto nel 1314 con l'esecuzione sul rogo dell'ultimo Maestro Jacques De Molay per volere di Filippo il Bello e papa Clemente V.

“L'ordine è stato riammesso da Giovanni Paolo II- spiega Ruggeri. Come associazione siciliana, operiamo già da un anno. Adesso stiamo lavorando per allargare il gruppo e per il grande evento dell'anno giubilare. Dal 23 dicembre 2012 al 23 dicembre 2013 saremo impegnati nell'accoglienza degli ordini templari di tutto il mondo, perché Messina diventerà la sede privilegiata dell'Ordine”.

 L'associazione ha fini filantropici e invita i propri volontari all'impegno sociale. “Come confraternita, il nostro obiettivo è quello di avvicinare le famiglie alla Chiesa- spiega Ruggeri. Siamo devoti alla Madonna  e infatti la nostra festa ricorre l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, e non accettiamo la massoneria. Il nostro priore, Corrado Armeri, è anche coordinatore dell'Ordine del templari federiciani di tutta Italia, oltre che del priorato della Trinacria e di Malta”.

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Federico II di Svevia

La sede è per il momento provvisoria e trova appoggio presso i locali privati dei membri dell'Ordine. “Stiamo cercando una sede fissa e abbiamo contatti con le amministrazioni comunali. Abbiamo fatto richiesta e ci piacerebbero alcune come il monastero di Mandanici o l'ex convento di Forza d'Agrò, ma è ancora tutto da vedere. L'anno prossimo tutto il mondo templare si riverserà in Italia e in Sicilia e dobbiamo prepararci anche avendo una sede nostra. Nel frattempo, ci prepariamo ad un grande evento previsto per dicembre, quando incontreremo la principessa Yasmin von Hohenstaufen, diretta discendente di Federico II di Svevia”.

L'anno giubilare sarà l'occasione per rinnovare lo statuto dell'Ordine, che è ancora quello della regola monastica istituita nel 1129. “Abbiamo intenzione di organizzare parecchi eventi per l'occasione -continua il Commander. Sono previsti convegni e congressi per il totale rinnovo dell'ordine”.

Intanto, i novelli templari siciliani  si preparano all'elevazione di dame e cavalieri per la seconda domenica di ottobre, quando saranno eletti anche il nuovo Priore e l'ambasciatore dei Templari di Sicilia nel mondo.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

4 pensieri riguardo “Dame e cavalieri, il fascino immutabile dei Templari

  • 27 Agosto 2013 in 15:12
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    mi sembra che nel vs articolo, vi siano delle cose non proprio esatte. mi piacerebbe intanto sapere il riconoscimento/riammissione che avrebbe dato Papa Giovanni Paolo II. due: “federiciani di oggi sono direttamente collegati all’Ordine dei templari, sciolto nel 1314 con l’esecuzione sul rogo dell’ultimo Maestro Jacques De Molay per volere di Filippo il Bello e papa Clemente V. queste sono notizie che mi sembrano poco serie da dare. come sarebbero collegati direttamente all’ultimo gran maestro? in virtù di quale sentenza? il papa clemente V non voleva per nulla sciogliere i templari. anzi!

  • 28 Agosto 2013 in 19:26
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    Gentile signore, ignorando la foga delle sue argomentazione (diversamente sono sicura che avrebbe espresso con toni ben diversi il suo dissenso rispetto a quanto scritto da Francesca Duca), le faccio notare che del riconoscimento/ammissione da parte di Giovanni Paolo II ne parla il responsabile dell’Ordine federiciano, che suppongo abbia titolo per farlo. Per quanto riguarda poi il collegamento tra i templari ed i cavalieri federiciani, mi sembra evidente che il riferimento sia ai valori condivisi dai due ordini e che il concetto di “sentenza” del quale lei parla sia fuorviante. Infine, rispetto al ruolo di Clemente V nella soppressione dell’Ordine dei Cavalieri Templari, al di là di quello che abbiamo studiato prima al liceo e poi all’università su testi di storici accreditati a livello mondiale (il nome di Le Goff le ricorda qualcosa, giusto per citarne uno?) è ampiamente documentato che lo stesso sia stato di fatto il “braccio armato” di Filippo il Bello di Francia, che era talmente indebitato con l’Ordine da decidere di sopprimerlo per evitare di dichiarare la bancarotta del regno. Su quali basi lei possa affermare il contrario mi è ignoto, ma a questo punto penso le possa essere utile la consultazione di un buon manuale di storia, non necessariamente universitario.

  • 19 Ottobre 2015 in 01:10
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    diciamo pure che i ‘templari’da quando in ‘terrasanta’ avevano conosciuto gli ebrei erano diventati usurai ( inventarono loro la lettera di credito e loro iniziarono a mettere interessi al re di francia ) e strozzinavano tanto re quanto papa. La cosa è tanto vera che quando filippo li fece GIUSTAMENTE bruciare, non incamerò una sola lira dei loro averi ma mise tutto in mano papale che passò la somma all’ ordine ospedaliero di malta ( attuale SMOM ), il quale già all’ epoca aveva statuto indipendente sia dalla chiesa che dai sovrani cattolici ma che non si sognava minimamente di mettere a strozzo il re o il papa ( quindi gli stati sovrani ). Raccontiamola giusta.

  • 19 Ottobre 2015 in 01:14
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    ah, la sedicente yasmin etc. non è nemmeno una vera principessa

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