Cultura. A Palazzo dei Normanni convegno su “Il futuro delle città: Memoria, Identità, Bellezza”

PALERMO. Lunedì 22 ottobre alle 9, nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, si terrà il Convegno nazionale sul tema: “Il futuro delle città: Memoria, Identità, Bellezza, Nuovo umanesimo, Generatori di economia”. La giornata di studi è organizzata dall'associazione BCsicilia, Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, con il patrocinio dell'Assemblea Regionale Siciliana, dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente, dell'Assessorato regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, dell'Arcidiocesi di Palermo, del Dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia, sono previsti i saluti di Gianfranco Miccichè, presidente dell'ARS, Corrado Lorefice, vescovo della Diocesi di Palermo, di Salvatore Cordaro, assessore regionale al Territorio e Ambiente, di Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana, e di Roberto Lagalla, assessore regionale alla Pubblica Istruzione.

A seguire l'introduzione del convegno di Cesare Capitti, architetto e autore de “La città della speranza”, con il quale si aprirà la prima sessione di lavori moderata da
Carmelo Montagna. Sono previsti gli interventi di Mario Schwarz, dell'Università di Vienna, che parlerà di “Bellezza delle città storiche: la città di Vienna”, di Marcantonio Ruisi, dell'Università di Palermo, che affronterà il tema “Arte generatrice di economia”, di Anna Staropoli, dell'Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” che terrà una relazione su: “La città partecipata: pratiche di comunità per una felicità pubblica” e in conclusione Giuseppe Savagnone, dell'Università LUMSA di Palermo interverrà su “La città come narrazione”. Dopo la pausa per il Coffee break, inizierà la seconda sessione dei lavori moderata da Alfonso Lo Cascio.

Previsti gli interventi di Marcello Panzarella, dell'Università di Palermo, che terrà una relazione su “Sicilia, tre periferie dimenticate, il centro storico di Palermo, le aree interne, l'isola”, Teresa Cannarozzo e Manfredi Leone, dell'Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, ANCSA che affronteranno il tema: “I centri storici in Sicilia”, a cui seguirà quella di Giovanni Salerno, del Dipartimento regionale Urbanistica che parlerà su  “Necessaria la riforma urbanistica” e infine l'intervento di Giuseppe Trombino, dell'Università di Palermo, su “Quale ipotesi di riforma del governo del territorio”.

Dopo la pausa pranzo e la visita guidata alla Cappella Palatina inizierà la terza sessione dei lavori moderata da Cesare Capitti. Gli interventi previsti sono quelli di Gianfranco Tuzzolino, che terrà una relazione su “La città, il presente e la ricchezza delle stratificazioni”, Giuseppe Notarstefano che affronterà il tema “Custodire la città. Nuovi paradigmi per lo sviluppo urbano”, Gianluigi Pirrera, che parlerà su “Ambiente antropizzato. Rapporto pianificazione urbana e ambiente, una realtà sostenibile”.

Successiva relazione quella di Fabiola Safonte su “Aree interne, comunità di patrimonio e sviluppo locale auto-sostenibile” e quella di Deborah Fimiani, della Coop. Soc. Il Canto di Los, che interverrà su “Possiamo ancora imparare? Che cosa apprendiamo nei processi di cura”, infine Ferdinando Trapani parlerà delle Prospettive future. La presentazione delle Tesi sul futuro della città, redatta dal scientifico che ha supportato il seminario concluderà la giornata. Il convegno sul futuro delle città, si propone di recuperare la dimensione della bellezza, dell'armonia e del decoro in quanto tali aspetti incidono sensibilmente sul benessere della persona umana e sono generatori di economia.

Si tratta di riappropriarsi della consapevolezza di poter costruire una speranza condivisa per la rinascita di un nuovo umanesimo, in grado di restituire alla collettività un luogo migliore dentro il quale possano svilupparsi in pienezza le relazioni umane. Nel mondo globalizzato le città diventano sempre di più, nel bene e nel male, il luogo dove si gioca il destino delle persone. Ormai più della metà della popolazione mondiale vive al loro interno. A questa crescita quantitativa si accompagna una serie di trasformazioni che fa di esse lo specchio della ricchezza umana, ma anche delle contraddizioni e delle tensioni che caratterizzano le nostre società nel tempo del multiculturalismo, della delle classi medie e dell'estremizzarsi delle disuguaglianze sociali, delle accelerazioni tecnologiche e della  corrispondente crisi dell'ambiente naturale.

La crisi antropologica ha un forte impatto sulle persone, sulla città e sulle periferie urbane, e conduce allo  smarrimento della propria identità e della propria storia. Riteniamo attraverso un rinnovato impegno di tutti si possa costruire una città più a misura d'uomo, superando il secolarismo imperante, l'egoismo diffuso, un'ideologia economica e burocratizzata, eliminando le ineguaglianze e le ingiustizie sociali, rispettando in maniera condivisa il creato.

Pertanto il convegno mira ad avviare un proficuo dibattito culturale che non si limiti a studiare la città e il suo futuro da un punto di vista puramente tecnico, ma aiuti a riflettere sulla possibilità di recuperare e valorizzare il suo rapporto con le persone che la abitano. Su questo crinale di luci e di ombre si impone all'attenzione delle  amministrazioni locali, sensibilizzandole a questo snodo cruciale del problema del bene comune, dall'altro per creare le premesse perché le nostre città possano essere un polo attrattivo di investimenti, anche europei, capaci di rigenerarne lo splendore ed economia.

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