#Cronaca. Sequestrati dalle Fiamme Gialle di Catania oltre 7 milioni di euro

Guardia di Finanza Catania
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CATANIA. I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, su richiesta della Procura di Catania, hanno sequestrato conti correnti e beni immobili per un valore di circa 7 milioni di euro, di proprietà di nove soggetti, indagati per utilizzo ed emissione di fatture false che hanno consentito di realizzare un'evasione fiscale milionaria. I destinatari della misura cautelare reale sono Barbara Prezzavento, nata il 1964 e Consolato Pellegrino di 62 anni, i due erano amministratori di imprese e gestivano un supermercato a marchio Eurospin, ai due sono stati sequestrati oltre due milioni di euro pari alle imposte evase. Stefano Compagnini, classe1952 ed ex dipendente del Comune di Catania, risultava essere il reale amministratore di una serie di imprese intestate a prestanomi quali Carmelo Scariolo  di  67 anni e Maria Grazia Giuseppina Barbagallo di 62 anni e Concetto Tasco di 28 anni, i quali hanno emesso le fatture per operazioni inesistenti per servizi di pulizia e disinfestazione. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle etnee hanno fatto emergere la figura centrale dell'allora dipendente pubblico Compagnini, destinatario di un decreto di di oltre due milioni e mezzo di euro.  Anche altre imprese avevano beneficiato delle fatture emesse dal reticolo di società a lui riconducibili, tra le quali l'azienda di stoccaggio di rifiuti Sicula Trasporti, che utilizzava fatture false per oltre un milione e duecentomila euro, evadendo imposte per oltre 730 mila euro. Il legale rappresentante Giuseppe Leonardi, classe 1931, è destinatario di un sequestro di importo pari a quello delle imposte evase. Risultano aver utilizzato le false fatture e quindi sono interessati dal provvedimento di sequestro anche Alessandro Giuseppe Condorelli di 47 anni e titolare di una impresa di vendita all'ingrosso di materiale elettrico e Antonino Spadaro nato nel 1987 e che all'epoca dei fatti, era gestore di una tabaccheria. Le investigazioni di polizia economico-finanziaria, durate più di un anno, consentivano di portare alla luce un sofisticato sistema di evasione basato sulla produzione di documentazione giustificativa di oneri totalmente falsa. Veniva registrato come alcune imprese avevano 2 stipulato dei falsi contratti di locazione per un capannone di loro proprietà mai utilizzato. Il sequestro operato dai del Nucleo di Polizia Tributaria trae origine da una verifica fiscale avviata nei confronti di una delle due imprese che gestivano un supermercato proprio a marchio Eurospin. L'ispezione amministrativa veniva condotta attraverso accertamenti bancari e riscontrata mediante sopralluoghi e acquisizioni testimoniali. Infine va detto che la catena di supermercati e la società che gestisce il marchio, Eurospin Sicilia, sono estranee alla vicenda giudiziaria.

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