#Cronaca. Operazione “Scala Reale”, droga e armi: 12 arresti tra Sicilia e Calabria

 

Carabinieri cani droga notte SiciliansDall'alba di oggi il Comando Provinciale Carabinieri di Messina sta eseguendo nel comprensorio peloritano e in quelle di Reggio Calabria e Vibo Valentia due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina e da quello del Tribunale per i Minorenni su richiesta rispettivamente della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo peloritana e della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di 12 persone (8 delle quali saranno ristretti in carcere, 2 sottoposte agli arresti domiciliari, un  sarà rinchiuso nell'Istituto Penale Minorile e un altro minorenne sarà collocato in una struttura comunitaria). I dodici sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di droga anche a minori e di detenzione illegale di armi da fuoco. A breve ulteriori aggiornamenti.

Aggiornamento 9.26

Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa attività d'indagine sviluppata, sin dal mese di settembre del 2016, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, che ha consentito di individuare vertici e affiliati a una compagine di narcotrafficanti collegata alle articolazioni territoriali della ‘ndrangheta reggina e vibonese, che gestiva una larga fetta dello smercio di marijuana e cocaina nella zona di Patti e nei centri vicini. La clientela del gruppo criminale, per una precisa scelta di strategia commerciale, era quasi interamente costituita da minorenni di ogni ceto , unicamente accomunati dalla dipendenza più o meno marcata dalle droghe.

I luoghi di spaccio preferiti dal gruppo, che poteva contare su una fitta rete di pusher (alcuni dei quali  minori), erano le scuole secondarie e gli istituti superiori dell'hinterland della fascia tirrenica della provincia di Messina, in particolare l'area pattese, oltre ai luoghi di aggregazione giovanile più frequentati, sapientemente individuati e scelti in relazione alla potenziale clientela che li frequentava.

Gli indagati, oltre che gestire una propria fiorente rete di spaccio al dettaglio nella rispettiva zona di residenza, avevano costituivano anche un ulteriore canale di fornitura ad altri spacciatori dell'hinterland tirrenico della provincia peloritana della droga proveniente interamente dalla Calabria dove i vertici del sodalizio sgominato potevano contare su stabili e consolidati rapporti commerciali con persone contigue alla ‘ndrangheta di Vibo Valentia e di Rosarno in provincia di Reggio Calabria.

In particolare, l'attività investigativa nel suo sviluppo ha già portato all'arresto in flagranza di 2 corrieri e al sequestro di considerevoli quantitativi di stupefacente. Il provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari Tiziana Leanza su richiesta dei Sostituti Procuratori della Vito Di Giorgio e Angelo Vittorio Cavallo ha riguardato:

  1. BRIGANDÌ Alessandro, nato a Cinquefrondi (RC) il 17.08.1998, custodia cautelare in carcere;
  2. BRIGANDÌ Paolo, nato Scherzingen (CH) il 02.06.1972, custodia cautelare in carcere;
  3. DICOSTA Antonio, nato a Lametia terme (CZ) il 12.11.1991, custodia cautelare in carcere;
  4. FIDUCIA Luigi, nato a Vibo Valentia (VV) il 29.10.1974, custodia cautelare in carcere;
  5. GONZALEZ PEREZ Ignacio Francisco, nato a Santa Clara (Cuba) il 09.02.1990, custodia cautelare in carcere;
  6. LAMAZZA Romina, nata a Messina il 27.09.1983, custodia cautelare in carcere;
  7. LA TORRE Giancarlo, nato a Roma il 14.09.1961, custodia cautelare in carcere;
  8. MAZZONE Giuseppe, nato a Vibo Valentia (VV) il 14.10.1968, custodia cautelare in carcere;
  9. MERLO Giuseppina, nata aPatti (ME) il 29.08.1967, custodia cautelare agli arresti domiciliari;
  10. NIOSI Antonino, nato a Patti (ME) il 17.12.1995, custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Il provvedimento cautelare emesso dal GIP presso il Tribunale dei Minorenni Michele Saja su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Messina Andrea Pagano, ha riguardato anche due minorenni uno dei quali, un quindicenne, è stato tradotto presso l'Istituto Penale Minorile di Palermo e l'altro accompagnato in una struttura di accoglienza siciliana.

 

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