Cronaca. Mussomeli, scoperte dalla Guardia di Finanza due agenzie di scommesse abusive

agenzia scommesse abusiva sicilians. Stretto giro di vite sulle scommesse clandestine. In particolare, nell'ambito di una programmata e incisiva azione di contrasto al gioco illegale, obiettivo particolarmente sensibile, i Finanzieri della Tenenza di Mussomeli, in concomitanza con l'evento sportivo più importante dell'anno, i mondiali di calcio di Russia 2018, hanno scoperto due agenzie di scommesse abusive operanti a Vallelunga Pratameno e Montedoro. Nei confronti dei titolari, privi della licenza del questore e dell'autorizzazione dell'A.A.M.S., è scattata la denuncia per esercizio abusivo dell'attività di raccolta delle scommesse e per i reati previsti dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Nel corso dei controlli sono state rinvenute e sequestrate centinaia di ricevute di gioco effettuate che, a fronte di pochi euro, avrebbero assicurato vincite di importi notevolmente superiori rispetto a quelli garantiti dagli operatori nazionali autorizzati. Nella stragrande maggioranza dei casi è stato riscontrato l'utilizzo dei servizi connessi ai server di una nota compagnia privata di scommesse sportive anglo-maltese, mai abilitata a operare sul territorio nazionale. Gli accertamenti compiuti dai militari della Guardia di Finanza di Mussomeli, hanno consentito di accertare che l'attività illecita veniva condotta celando la raccolta abusiva di scommesse dietro quello che viene definito come corner di ricarica conto di gioco e assistenza ai clienti. In buona sostanza, il bookmaker estero, mediante la collaborazione dei titolari delle attività, permetteva agli avventori, privi di proprio conto di gioco, di effettuare le giocate a pronostico previste dal palinsesto nazionale, utilizzando i profili aperti dai titolari stessi non riconducibili a clienti registrati nazionali. I due responsabili delle agenzie di scommesse abusive, per aver accettato giocate da banco su allibratori esteri , rischiano la reclusione da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e il sequestro dei locali e della strumentazione informatica utilizzata. L'odierna operazione di servizio conferma ulteriormente come le Fiamme Gialle, attuando le linee guida per l'anno in corso, hanno fortemente intensificato l'azione di contrasto a ogni forma di illecito che penalizzi il mercato legale e la crescita economica

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