Cronaca. Messina, al Gran Camposanto lapidi utilizzate per coprire le buche

MESSINA. A dispetto dei proclami trionfanti sul buon lavoro fatto anche nel settore dei cimiteri dalla Giunta Accorinti e dall'ormai  assessore Daniele Ialacqua, al Gran Camposanto di Messina, il secondo d'Italia per grandezza, succede anche che le lapidi siano utilizzate per coprire delle buche. A mandarci le foto un nostro lettore,  che le ha inviate alla redazione sottolineando quanto lo abbia indignato scoprire una cosa del genere. Glissiamo allora sulla mancanza di rispetto dovuta ai defunti, anche se sono morti da oltre 60 anni, sul senso del decoro che dovrebbe guidare tutte le azioni di un dipartimento comunale, a maggior ragione in un cimitero, e sulla capacità di chi gestisce questi luoghi a garantire ordine e pulizia. Lanciamo invece un appello a un idraulico, per chiedergli di aiutarci a comprendere se questo pozzetto, o qualunque cosa sia, contenga un semplice raccordo di tubi, se convogli acque bianche o entrambe le cose. Così, giusto per capire come si spende il denaro pubblico in uno dei pochi luoghi di questa città che ancora custodisce la memoria di quello che siamo stati. 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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