Cronaca. Mafia, sequestro di beni a imprenditore del Messinese

DIA SantAgata Militello SiciliansMESSINA. Sigilli al patrimonio di un noto imprenditore attivo nel settore delle forniture di inerti sospettato di contiguità con la mafia, attivo nella fascia tirrenica, nella zona di Militello. L'operazione è iniziata alle prime ore del mattino, con il personale della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, di Messina, supportato dal Centro Operativo di Catania, che sta agendo su disposizione del Tribunale Misure di Prevenzione di Messina e in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal direttore Maurizio De Lucia. I particolari dell'operazione, la cui esecuzione è tuttora in corso e interessa anche una società di capitali, saranno resi noti a breve.

Aggiornamento 11.03

L'imprenditore coinvolto è Antonino Smiriglia, di Sant'Agata di Militello, legato alla famiglia di Mistretta, il cui esponente di vertice era l'ormai deceduto Sebastiano Rampulla, rappresentante di Cosa Nostra per l'intera provincia di Messina e fratello di Pietro, condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise d'Appello di Caltanissetta poiché ritenuto l'artificiere della strage di .

Smiriglia, pur essendo destinatario nel tempo, di svariate investigazioni giudiziarie di competenza di più distretti giudiziari (tra le quali Omega, Scipione, Dionisio, Autostrada e Montagna) non ha mai subito provvedimenti di condanna per reati associativi o connessi agli ambienti della criminalità organizzata. Ciò nonostante, gli atti d'indagine lo rivelano quale imprenditore concretamente legato alla criminalità organizzata attiva prevalentemente nell'area Nebroidea e Barcellonese e in particolare alla famiglia di Mistretta, influente lungo la fascia costiera tirrenica. In forza di tali legami affaristici, Smiriglia avrebbe ottenuto attraverso le proprie imprese commesse pubbliche i cui introiti avrebbero in parte rimpinguato le tasche di Cosa Nostra.

E' stato documentato come l'imnprenditore sia stato sempre vicino a contesti criminali associativi partecipando, anche direttamente, a summit mafiosi, essendo di fatto un riferimento importante per diverse consorterie criminali espressioni locali messinesi di Cosa Nostra. Allo stato, Antonino Smiriglia figura imputato in procedimenti penali pendenti presso la Procura della Repubblica di Patti per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale in ordine a contesti societari nella sua disponibilità.

L'odierna misura scaturisce dagli approfondimenti investigativi della DIA di Messina che hanno messo in luce come Smiriglia, con la compiacenza di fidati prestanome (congiunti e collaboratori) sia riuscito a schermare i propri interessi imprenditoriali riferibili alla Sud Marmi srl mediante l'acquisto del pacchetto societario (formalmente non registrato) entrato in suo possesso da oltre tre anni, attraverso la Calcem srl, già sottoposta a sequestro di prevenzione il 18 luglio scorso.

L'importante circostanza, opportunamente valorizzata dalla DIA di Messina al competente PM con richiesta di idoneo provvedimento d'urgenza, ha permesso al Tribunale locale, nell'ottica del procedimento di prevenzione pendente, l'emissione del provvedimento relativo a un'azienda, un fabbricato e 5 terreni ubicati nei Comuni di San Marco d'Alunzio e Sant'Agata Militello per un valore complessivo pari a un milione 100.00 euro.

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