Coronavirus indotto Raffineria di Milazzo, UGL: “La RAM convochi anche noi”

MESSINA. “UGL dice basta. Basta perché dinnanzi a una pandemia che non ha precedenti occorre che qualcuno parli ai lavoratori che hanno il diritto di ricevere risposte!”. Così la segreteria provinciale UGL Chimici sulle problematiche relative alla diffusione del coronavirus. “Il divieto di assembramenti e, di conseguenza, la possibilità di fare un'assemblea di fabbrica non giustifica il silenzio registrato fino a oggi, come nemmeno le “voci di corridoio” che circolano sui possibili provvedimenti da adottare per il personale operativo in grado di alimentare soltanto incertezze e preoccupazioni in un periodo di per sé già parecchio complicato. Basta perché, il rinvio delle elezioni RSU/RLSA (ormai scadute e fortemente volute da quasi un anno), condiviso da tutte le parti interessate, per l'emergenza sanitaria non giustifica l'esclusione dell'UGL dal fornire il proprio contributo.

Non lo chiedono solo gli iscritti, i simpatizzanti ma i lavoratori tutti. Il coronavirus è ormai arrivato. Si registrano i primi casi in zona e la Raffineria (di Milazzo, ndr) non è un'isola felice e i suoi dipendenti non sono purtroppo immuni. Occorre il contributo di tutti per affrontare l'emergenza che ci troviamo a fronteggiare e ritrovare quella forza e compattezza necessarie per uscire da questo angosciante tunnel emotivo e sanitario, sperando di uscirne ancora più forti. Chiediamo di essere convocati insieme alle altre organizzazioni sindacale, perché non siamo né in quarantena volontaria e nemmeno infetti. Siamo la quarta sigla sindacale legittimamente riconosciuta all'interno della RAM, firmataria del CCNL e Petrolio e il virus e i provvedimenti adottati per fronteggiarla non fanno distinzione e, soprattutto, non riguardano soltanto alcuni dipendenti ma proprio tutti i lavoratori”. RAM RaffineriadiMilazzo Sicilians

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