Chi non paga non lavora, denuncia della FP Cgil alla Procura

Palazzo Piacentini Tribunale Gruppo Equestre 20120719 MG 8615Niente quote mensili, niente lavoro e la FP Cgil di Messina presenta un esposto alla Procura della Repubblica. In discussione il trattamento riservato agli LSU della cooperativa “Il Quadrifoglio”, che ha sede a Milazzo, ma opera a Messina. Da quanto hanno denunciato i lavoratori, dopo la nota della Regione con la quale è stato dato il via libera al proseguimento del servizio per tutti gli enti che utilizzano gli LSU, gli stessi si sono presentati presso la sede della cooperativa per continuare la propria attività.

I dirigenti de “Il Quadrifoglio” hanno però vincolato la ripresa del lavoro al pagamento delle quote associative: 25,82 euro al mese, da calcolare anche per gli anni precedenti.

“E' stato detto loro -denuncia Clara Crocè, segretario generale della FP CGil- che questo pagamento era assolutamente necessario per la prosecuzione del rapporto lavorativo. Diversamente, non sarebbe stato loro consentito di riprendere l'attività. Alcuni hanno versato le somme ed hanno ripreso a lavorare, altri non hanno versato nulla ed è stato loro impedito l'accesso al lavoro. In particolare, un delegato dell'amministrazione della coop non solo ha chiesto ai lavoratori di procedere al pagamento parziale e di sottoscrivere un riconoscimento del debito con il contestuale impegno a versare le residue somme, ma ha anche comunicato che chi non avesse sottoscritto la dichiarazione non avrebbe potuto firmare il foglio di presenza”.

Stando all'esposto presentato in Procura, episodi del genere si sono ripetuti più volte. L'ultima, lunedì scorso. “I lavoratori -scrive ancora la Crocè- pur essendo genericamente a conoscenza dell'obbligo di versare una quota associativa, non hanno mai potuto verificare il fondamento giuridico di tale pretesa perché non è stato mai consegnato loro l'atto costitutivo de “Il Quadrifoglio”. Inoltre, quando hanno partecipato alle riunioni non hanno mai potuto prendere visione dei bilanci”.

Il 21 dicembre scorso il segretario generale della FP Cgil ha chiesto al presidente della coop un incontro urgente e la copia di numerosi atti. Dallo statuto all'elenco dei lavoratori soci, oltre alle convenzioni stipulate con i vari enti (Asp 5, enti locali, enti pubblici e parrocchie) ai ed al piano di stabilizzazione presentato alla Regione. Ma il sindacato ed i lavoratori hanno chiesto anche spiegazioni rispetto alla pretesa del versamento della quota associativa, alla mancata consegna dei bilanci ed al divieto di riprendere a lavorare.

Clara Crocè, segretario generale FP Cgil

Il 30 gennaio scorso i lavoratori hanno ricevuto gli atti richiesti, ma nulla è stato consegnato alla FP Cgil. “Ma dai documenti  rilasciati ai lavoratori  -scrive ancora Clara Crocè nell'esposto presentato in Procura- si evincono alcune contraddizioni. Nel verbale del CdA del 10 gennaio del 2000 si legge che ”la cooperativa non svolge attività di nessun genere che possa consentire degli utili ed essendo formata da soci disoccupati  in relazione all'approvazione del piano straordinario degli LPU si rende necessario far versare ai soci la somma necessaria per coprire tutte le spese della cooperativa….”.

Pertanto il presidente ha proposto “il versamento della somma di 50 mila lire per ogni mese di attività prestata”. In un verbale dell'assemblea dei soci del 30 novembre 2010, tra i punti all'ordine del giorno sono stati inseriti la rateizzazione  delle morosità accumulate dai soci lavoratori nel corso della partecipazione alle attività socialmente utili e l'avvio di procedure legali per il recupero dei crediti.

Nello stesso verbale, il consulente Renato Mangano “consapevole sia delle difficoltà finanziarie dei soci propone al presidente, ai componenti del CdA e all'assemblea di ripianare nel più breve tempo possibile le esposizioni debitorie” con un che prevede la rateizzazione individuale delle morosità. Il presidente propone anche ai lavoratori di individuare un sindacato che possa rappresentare i diritti dei soci lavoratori. Da quanto riferiscono questi ultimi la scelta ricade sull'UGL, ma questa circostanza fa venire meno la volontarietà all'adesione alle organizzazioni sindacali”.

Vista la situazione, la FP Cgil chiede alla Procura di indagare per individuare eventuali responsabilità penali da parte dei dirigenti de “Il Quadrifoglio”, sottolineando che i lavoratori sono fermi da oltre un anno e che a causa del mancato versamento delle quote è vietato loro l'accesso presso la sede di Messina, che peraltro pare che sia usata come segreteria politica.

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