Celiachia, firmato il decreto per la rete regionale

L'assessore regionale per la Salute Massimo Russo ha firmato il decreto con il quale viene approvato il percorso diagnostico-terapeutico per la malattia celiaca e si definisce la nuova rete regionale individuando i centri regionali, i compiti assegnati e i relativi referenti. Ai soggetti con malattia celiaca sarà garantita una diagnosi più precoce e qualificata e un migliore impiego delle risorse. Sarà istituito il “Registro regionale della malattia celiaca” e ridefinito il sistema di erogazione dei prodotti alimentari privi di glutine. Sarà anche portata avanti una campagna di sensibilizzazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta con un pacchetto formativo sulla base delle indicazioni di un apposito tavolo tecnico.

Attraverso le Asp saranno anche organizzati seminari di studio. Così come riportato nel Piano della Salute 2011-2013 anche per la malattia celiaca l'assistenza sarà organizzata secondo il principio delle “reti integrate”, prevedendo la concentrazione della casistica più complessa in un numero limitato di centri (Hub), a loro volta supportati dai centri periferici (Spoke) che assicurano l'assistenza per la casistica a minore grado di complessità. Questi i Centri “Hub” in Sicilia, scelti sulla base dell'esperienza maturata negli anni e della dotazione tecnologica a disposizione (tra parentesi i referenti della struttura): Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca (Antonio Carroccio), Policlinico – Vittorio Emanuele di Catania (Cinzia D'Agate – Massimo Spina), Policlinico “G. Martino” di Messina (Giuseppe Magazzu' – Salvatore Pellegrino), “Civico Di Cristina” di Palermo (Francesca Cavataio), Azienda “ Sofia – Cervello” di Palermo (Lorenzo Oliva), Ospedale “Guzzardi” di Vittoria (Fabrizio Comisi), Ospedale “Umberto I” di Siracusa (Sebastiana Malandrino), Ospedale “S. Antonio Abate” di Trapani (Andrea Ditta – Pietro Di Stefano).

“Un altro importante passo avanti nella riorganizzazione e riqualificazione del sistema – ha spiegato l'assessore Russo – peraltro previsto e programmato nel nuovo Piano Sanitario Regionale che abbiamo approvato da poco colmando una lacuna decennale. La celiachia è una malattia sempre più diffusa e la creazione della rete e del registro favorirà la costituzione di network professionali in grado di coinvolgere le aziende sanitarie per la prevenzione del rischio e la valutazione della qualità dell'assistenza, oltre che per la conoscenza epidemiologica”.

Tra i compiti dei centri Hub, oltre a quelli di diagnosi e cura, c'è l'educazione alimentare ai pazienti ed alle rispettive famiglie anche con un supporto psicologico e informativo, uno screening dei parenti di primo grado e gli altri soggetti a rischio, l'assistenza multidisciplinare opportuna per la cura della celiachia e il coordinamento delle figure professionali che collaboreranno al percorso assistenziale. Il cittadino, con la certificazione di diagnosi di malattia
celiaca accertata da un HUB di rete, dovrà recarsi al distretto della Asp di residenza dove gli sarà rilasciata l'autorizzazione per acquisire i prodotti senza glutine nelle farmacie territoriali delle Asp o in quelle convenzionate e l'attestato che riconosce il diritto ad usufruire delle prestazioni specialistiche  in regime di esenzione.
L'Associazione italiana di celiachia collaborerà con le strutture del servizio sanitario regionale all'educazione
all'autocontrollo e alla autogestione del paziente, alla divulgazione della corretta conoscenza della patologia a livello sociale ed alla verifica della qualità del servizio. Le attività della rete saranno seguite dal gruppo tecnico regionale coordinato da Maria Grazia Furnari, dirigente dell'area preposta all'attuazione del Piano Sanitario Regionale

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