Cavallotti e tariffe ridotte: per l’Orsa i conti non tornano

Parcheggio Cavallotti
Il parcheggio di piazza Cavallotti

Ieri il parcheggio Cavallotti è tornato a pagamento.  Tariffe ridotte della metà: 50 centesimi l'ora o un euro e cinquanta mezza giornata. Le fasce orarie sono le stesse della ZTL, tra le 8.30 e le 13.30 e poi 15.30-20.30.

L'amministrazione Accorinti non fornisce alcun report e a farlo, come sottolinea l'Orsa, ci hanno pensato il sindacato e il presidente del IV Quartiere Francesco Palano Quero.

“Bicchiere mezzo pieno a quanto ci risulta -dichiara Michele Barresi, segretario regionale di Orsa Trasporti. Spiace che nel primo giorno né l'ATM né l'amministrazione comunale abbiano pensato a un monitoraggio preciso degli incassi e delle auto che nonostante il ripristino del servizio a pagamento hanno sostato nel silos.

Un segnale questo, che fa pensare si stia sottovalutando un reale problema economico con il quale l'Azienda Trasporti di Messina dovrà fare i conti a fine anno. Il parcheggio è stato utilizzato al 50% della capienza: un bicchiere da vedere mezzo pieno se si guarda al passato e ai miseri 60 mila euro incassati nel 2012, ma che dovrebbe far riflettere in prospettiva futura e se perdura l'esperimento dell'isola pedonale”.

Secondo l'Orsa con la nuova tariffa oraria, anche contando su un maggior  numero di fruitori, gli incassi non arriverebbero a coprire neanche la metà dei mancati incassi derivati dalla soppressione dei 320 posti persi con l'attivazione dell'area pedonale, tutti a tariffa piena e sempre utilizzati.

“Conti alla mano -aggiunge Barresi- e fermo restando il pieno consenso dell'Orsa per l'isola pedonale, in mancanza di una rivisitazione complessiva e urgente di tutta la tariffazione e la della ZTL rischiamo di far saltare i già deficitari conti di ATM. Nel bilancio 2012 dell'Azienda Trasporti, sui 5 milioni di incasso da vendita la metà arriva dai parcheggi della ZTL. Per il 2014 invece, tra le entrate mancate del Cavallotti per i primi tre mesi e le stime di incassi con il nuovo regime tariffario, possiamo ipotizzare realisticamente un ammanco di almeno 240 mila euro”.

Di contro, l'area di posteggio di via la Farina ha un incasso medio giornaliero di oltre 300 euro nonostante sia di fatto totalmente trascurato e il personale sia costretto a vendere i tagliandi senza neanche un box adeguato.

Per l'Orsa sarebbe quindi opportuno ampliare “il fosso di via La Farina e rivedere la ZTL nella sua interezza, dalla politica tariffaria alla segnaletica carente fino alla gestione degli ausiliari della sosta. Un incontro in merito con l'amministrazione sarebbe auspicabile perché rischiamo di far saltare i già deficitari conti dell'ATM”.

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