Casa Serena non chiude, la soluzione della Prefettura

Ingresso Casa Serena 20121130 GI7Q4281
L'ingresso di Casa Serena

Scongiurata la chiusura di Casa Serena. Ma visto che gli adeguamenti sono inrinviabili, durante l'incontro di stamane in Prefettura convocato dal Capo di Gabinetto Filippo Romano si è scelta la strada del compromesso. Quindi, chiusura rinviata di un mese e poi la possibilità per 50 anziani di rimanere nella struttura.

Gli altri, una ventina visto che in trenta hanno raccolto l'input del Comune e se ne sono già andati altrove, dovranno trovare una soluzione temporanea in attesa che il pensionato riapra.

Buone notizie anche per i lavoratori. Visto che diminuendo gli anziani da assistere non sanno più necessari 100 lavoratori, si ipotizza una cassa integrazione straordinaria a rotazione. Ma questo aspetto sarà affrontato durante un apposito incontro presso l'Ufficio provinciale del Lavoro.

“Non c'è alcuna intenzione di chiudere la struttura -spiega Romano- ma gli adeguamenti previsti non possono essere rinviati. Così abbiamo scelto la strada della proroga tecnica per motivi di ordine pubblico. Gli ospiti che resteranno saranno sistemati tutti al piano terra. Il 3 gennaio inizieranno i primi lavori, poi si proseguirà con quelli più costosi. In pochi mesi la situazione dovrebbe rientrare alla normalità sia per gli anziani che per i lavoratori”.

Intanto questa mattina il presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti ha presentato un ordine del Giorno su Casa Serena. “Premesso che più volte, sia con gesti di solidarietà e condivisione, sia nelle competente Commissione Consiliare, il Consiglio comunale ha manifestato forte preoccupazione per le conseguenze che la chiusura di Casa Serena causerebbe sia agli anziani che agli stessi operatori impegnati e che una soluzione era stata indicata attraverso il graduale adeguamento della struttura con la contemporanea presenza, in altri locali, degli stessi utenti, così come è avvenuto, per esempio, per l'ospedale Piemonte, pur stigmatizzando i gravi ritardi con cui l'Amministrazione ha preso atto della necessità e urgenza dei lavori da effettuare per mettere a norma Casa Serena, già evidenziati sin dal 2009, si auspica che siano intraprese tutte le possibili soluzioni atte a scongiurare la chiusura della struttura e il licenziamento dei lavoratori. Tutto ciò premesso, con il presente Ordine del Giorno si sollecita ed incoraggia l'Amministrazione ad attuare in sinergia con le altre Istituzioni coinvolte, Prefettura e Vigili del Fuoco in primis, ogni possibile soluzione, compresa quella sopra indicata, utile a mantenere aperta Casa Serena”.

Il presidente Crocetta a Casa Serena

Nel primo pomeriggio è passato a salutare gli anziani anche il presidente della Regione Crocetta, che sin dal suo insediamento ha sottolineato come i tagli non debbano colpire la spesa sociale.

“Oggi abbiamo avuto un atto di civiltà -commenta Francesca Fusco, responsabile Orsa Servizi. L'importante era non disperdere il rapporto tra gli anziani e gli operatori e in qualche modo ci siamo riusciti. Adesso bisogna lavorare per salvaguardare il futuro della struttura, per evitare che in futuro si ripetano episodi del ”.

“Siamo soddisfatti per l'impegno assunto dal commissario Croce e dal presidente Crocetta -dichiarano i segretari generali delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai. Grazie al presidente Crocetta Messina ha evitato una macelleria sociale. Casa Serena potrà essere ristrutturata ed è stata garantita la prosecuzione del servizio, oltre al futuro dei lavoratori”.

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