Casa Serena, dal Comune arrivano 100 mila euro in meno

Il Crocetta a Casa Serena

Neanche il tempo di prendere fiato che già arriva un'altra tegola su Casa Serena. Senza che la cosa fosse stata discussa durante l'ultimo incontro in Prefettura, il Comune ha deciso di tagliare i trasferimenti e per gennaio arriveranno 250 mila euro invece di 350 mila.

La cooperativa Azione Sociale non ha potuto far altro che accettare, ma del problema adesso sarà investita la Prefettura. Messi da parte i momenti felici della visita del Rosario Crocetta l'ultimo dell'anno, quando la vertenza sembrava risolta, adesso si ricomincia.

Un taglio del genere comporterebbe infatti il licenziamento per almeno 35 lavoratori su 104 attualmente impegnati al pensionato. L'azienda avrebbe preferito ridurre le ore e mantenere inalterati i livelli occupazionali e poi, quando dall'1 febbraio scatteranno i tagli concordati durante la riunione del 31 dicembre scorso in Prefettura, richiedere la cassa integrazione.

E non è chiaro perché il Comune abbia deciso di tagliare le somme previste dal bando di gara, visto che per tutto il mese di gennaio gli da assistere saranno comunque 97. Una trentina di loro hanno già deciso di trasferirsi altrove dopo la convocazione dei Servizi sociali e da collocare temporaneamente in altre strutture quando scadrà la proroga ci sono una ventina di pensionati.

Tra l'altro, la situazione dovrà essere chiarita entro il 5 gennaio, quando scatteranno i licenziamenti per tutti i lavoratori, visto che la cooperativa Azione Sociale non ha ancora inviato all'Ufficio del Lavoro una comunicazione per revocarli.

Gli accordi assunti in Prefettura durante la riunione convocata dal capo di Gabinetto Filippo Romano, prevedevano la proroga di un mese per motivi di ordine pubblico. Dall'1 febbraio, la struttura sarebbe rimasta aperta parzialmente per consentire i lavori di adeguamento e avrebbe ospitato 50 anziani al primo piano, assistiti da una cinquantina di lavoratori, mentre si sarebbe attivata la cassa integrazione straordinaria a rotazione. Il tempo di rendere nuovamente agibile la struttura e poi il pensionato sarebbe tornato alla normalità con operatori e anziani al completo.

Intanto domani alle 11 ci sarà l'incontro tra la Cooperativa Azione Sociale e le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e Orsa Servizi per chiudere l'accordo sull'utilizzo dei lavoratori di Casa Serena alla luce della decisione, inaspettata per la verità, del commissario Croce di tagliare i fondi per il personale.

“Sulla decurtazione delle somme chiederemo conto al Commissario Croce, perché non vorremmo che a catena ciò si verificasse anche per le proroghe di tutti i servizi sociali -dichiarano i segretari provinciali Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai. Il taglio delle somme rappresenta una difficoltà, ma l'aggiornamento dell'incontro era necessario per capire tempi, modi e criteri di utilizzazione del personale. Un dato, però, è certo: Casa Serena rimane aperta e con essa restano anziani e lavoratori. Non si è registrato e non si registrerà alcun licenziamento”.

La Cooperativa Azione Sociali, con l'atto di sottomissione sottoscritto il 31 dicembre scorso, infatti si è impegnata ad assicurare i servizi rimodulando le prestazioni e le ore lavorative dei lavoratori. Ma le Organizzazioni Sindacali, così come da impegno al tavolo prefettizio, ritengono che bisognerà “lavorare in maniera seria e responsabile per garantire servizi e lavoratori”.

Gli stessi lavoratori, opportunamente messi a conoscenza della proposta di utilizzo per tutto il mese di gennaio, hanno delegato il sindacato ad affrontare e trovare le soluzioni per garantire la continuità del servizio, la forza lavoro alle condizioni dettate dell'Amministrazione. “Anche -spiegano Crocè, Emanuele e Calapai- ricorrendo agli ammortizzatori sociali che, in questo momento d'emergenza, appare l'unica strada percorribile. Piuttosto, bisogna mantenere l'unità e impegnarsi tutti sullo stesso versante per ipotizzare, già dall'1 febbraio, altre soluzioni che consentano di mantenere tutti gli anziani nella struttura di Montepiselli. Una soluzione possibile proprio perchè la ditta affidataria ha già dato avvio ai lavori previsti dal cottimo fiduciario per le prime opere di messa in sicurezza. A piccoli passi -concludono i segretari generali delle Funzione Pubbliche Cgil, Cisl e Uil- ma lavoreremo per raggiungere i risultati sperati, e Casa Serena tornerà sicuramente a regime. Anzi, potrà accogliere altri anziani”.

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