Bye, bye Confindustria, scegliamo Confapi
Dopo quasi mezzo secolo di militanza in Confindustria, Miscela d'Oro e Sofi Costruzioni lasciano e scelgono la Confapi, l'associazione delle PMI.
Il comunicato inviato alla stampa è asciutto e sintetico, ma il messaggio è chiaro: a viale dell'Astronomia pensano troppo alle grandi industrie e troppo poco alle piccole e medie imprese, che poi sono la spina dorsale del Sistema-Italia visto che da sole rappresentano oltre il 95% delle aziende del Paese.
E così Giovanni Sofi e Umberto Urbano hanno deciso di farsi rappresentare da Confapi Messina, dall'anno scorso guidata da Alessandro Rizzo.
Pure lui come Sofi e Urbano imprenditore di terza generazione e come loro uscito da Confindustria Messina alcuni anni fa, anche se nel suo caso non senza polemiche con i vertici locali.
“Una decisione sofferta -spiega Giovanni Sofi, imprenditore edile e unico messinese ad ottenere un incarico nazionale in Confidustria, dove è stato presidente degli under 40 e vice presidente dell'esecutivo senior– ma inevitabile.
La mia è un'impresa edile di medie dimensioni, che in una fase così difficile come quella che stiamo attraversando ha bisogno di risposte che solo un'associazione tarata sulle necessità delle PMI può dare. Gli anni in Confindustria, dove le società della mia famiglia sono state iscritte dalla metà degli anni Sessanta, mi hanno formato in maniera eccellente. Ma il sistema di viale dell'Astronomia, per quanto valido, è costruito sulle esigenze della grande industria e non risponde più alle istanze di un'impresa come la mia”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Umberto Urbano, amministratore delegato della Miscela d'Oro. “A livello personale -ricorda- il Movimento Giovani di Confindustria mi ha dato davvero tanto e mi ha permesso di usufruire di una formazione associativa di alto livello. Adesso però devo guardare al futuro della mia azienda e da tempo mi sono reso conto che l'associazione che più risponde alle nostre necessità è Confapi, costruita su misura per le PMI”.
