Bye, bye Articolo 4, Lino Leanza verso un nuovo soggetto politico

Lino Leanza
Lino Leanza

L'ex fondatore di Articolo 4 Lino Leanza, dopo i dissidi sorti durante la gestazione del governo regionale ter, si prepara a battezzare un nuovo movimento politico.

Leanza ha annunciato una convention che si svolgerà a Catania dal 24 al 26 novembre. “Sarà un movimento aperto a riformisti e autonomisti, quest'ultimi rimasti senza una casa politica -spiega Lino Leanza-  e strutturato nell'ambito del centrosinistra. Nascerà a Catania -promette-ma avrà i suoi presidi in ogni parte della Sicilia”.

Dovrebbe vedere la luce anche un nuovo gruppo parlamentare all'Assemblea Regionale Siciliana, costituito da 6 o 7 deputati, come anticipa Leanza.

Leanza muove i primi passi nella Democrazia Cristiana. Quando la Balena Bianca si arena, transita nel CCD e nel 2001 conquista un seggio a Palazzo dei Normanni.

Sciolto il CCD, passa prima all'UDC e poi segue l'ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo nell'MPA. Nel 2006 fa il salto alla Camera dei Deputati, ma per pochi mesi. A luglio 2006 lascia lo scranno a Sebastiano Neri e torna all'ARS.

E' assessore ai Beni culturali e vice presidente nella Giunta di Totò Cuffaro. Quando quest'ultimo il 28 gennaio 2008 si dimette, diventa presidente della Regione Sicilia facente funzioni assume fino al 28 aprile 2008, quando si insedia Raffaele Lombardo.

Confermato a Palazzo dei Normanni, è il capogruppo dell'MPA all'ARS. Nel 2009 Lombardo gli dà la delega ai Beni Culturali e nel 2010, con il rimpasto di Giunta, diventa assessore al Lavoro.

Articolo 4
A settembre 2010 è estromesso dal Lombardo quater ed esce dall'esecutivo. Rompe con Lombardo e pochi mesi prima dalle elezioni regionali dell'ottobre 2012 rientra all'UdC.

Quando Enzo Bianco si candida a sindaco di Catania, per sostenerlo fonda la lista civica Articolo 4 e si avvicina al centrosinistra, collaborando con il nuovo presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. Il nuovo esecutivo del Crocetta ter non gli è andato giù. Da qui la decisione di mollare Articolo 4 a fondare un nuovo soggetto politico.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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