Bocciato 43 volte e poi arriva il 27

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Il polo scientifico di Papardo
Dopo 43 bocciature è riuscito a passare l'esame e adesso la laurea si avvicina. Studiare chimica quando si è studenti del corso in Biologia Marina può avere conseguenze non indifferenti sull'autostima di uno studente. Protagonista di questa storia incredibile è uno studente quasi trentenne, che per 8 anni ha provato a dare Chimica generale ed inorganica e solo due giorni fa è riuscito a superarlo.

“Sono rimasto indietro con gli esami a causa di questa materia -spiega lo studente, che ha chiesto di rimanere nell'anonimato visto che deve ancora dare alcune materie- che mi sono ritrovato a dover studiare e provare per tutti questi anni inutilmente,vedendomi rimandato ogni volta dalla docente, Sandra Lo Schiavo. Non ho mai avuto modo di capire i motivi di questa sua ostinazione nel bocciarmi né se ce l'avesse con me. Non mi sono arreso e ho continuare a studiare senza cedere perché voglio fare il biologo marino e mi sono iscritto in questa facoltà solo per questo motivo. Dopo i primi tentativi mi sono messo l'anima in pace, continuando a studiare sempre la stessa materia, innervosendomi ed avendo ogni tanto momenti di sconforto. Ma sono ostinato e non mi sono dato per vinto.

Nel mio corso siamo un po' tutti nella stessa situazione: Ci ritroviamo a ripetere più e più volte una sola materia rimanendo indietro con i programmi di studio. Purtroppo con questa docente va cosi, non ci sono regole o paletti da rispettare. Prova ne sia che dopo essere stato bocciato più di 40 volte ho superato l'esame con 27. In ogni caso tutti noi ragazzi abbiamo molte difficoltà. Ad esempio, dopo aver superato questa materia pochi giorni fa, non ho concluso i miei studi ma ho ancora sette materie da dare che non ho potuto far prima poiché il nostro piano di studi prevede che le materie si susseguano con ordine in base alle tematiche di studio. A causa della chimica sono rimasto fermo per molto tempo e adesso mi tocca pazientare almeno un altro anno prima di riuscire laurearmi. Tra l'altro, ovviamente ho dovuto continuare a pagare le tasse e per farlo ho dovuto lavorare per mantenermi. E' stata una grande sofferenza preparare ad ogni appello sempre la stessa materia,che ormai so a memoria. Mi sarei accontentato del voto minimo anche sei anni fa, piuttosto di arrivare al risultato di a pochi giorni fa, quando ho preso un voto alto che non mi ha cambiato nulla”.

Non siamo riusciti a rintracciare la docente e abbiamo chiesto spiegazioni alla coordinatrice del corso di laurea, Maria De Francesco. “E' una situazione di cui siamo al corrente e che stiamo prontamente risolvendo -spiega. Il Rettore ci ha dato l'opportunità di mettere a disposizione dei ragazzi dei dottorandi come tutor per far ripetere la materia in modo da facilitare i ragazzi nell'apprendimento. Abbiamo notato grazie ai test d'ingresso fatti all'inizio del primo anno che i ragazzi hanno lacune che si portano dietro dalle superiori e la docente Lo Schiavo provvede ad iniziare il suo programma dalle basi, in modo da consentire a tutti l'apprendimento della materia, che semplice non è, seguendoli in aula. Se la professoressa boccia agli esami decine e decine di volte uno studente vuol dire che lo ritiene opportuno e che nota delle lacune nei ragazzi. E' molto valida e preparata e sa capire quando si può dare il minimo o il massimo all'esame, anche dopo l'ennesima volta che il ragazzo prova la materia.Gli stessi studenti -conclude De Francesco- dopo aver superato l'esame si rendono conto che il metodo adottato dalla docente è valido e molti di loro si trovano a darle ragione e a richiedere la sua presenza alla laurea.

C'è un po' un rapporto di amore e odio tra i ragazzi e la docente, ma niente di più”. Sarà. Intanto i ragazzi danno versioni contrastanti sul presunto idillio e anche se non mettono in discussione la preparazione della docente, ne contestano il comportamento in aula ed in sede d'esame. “Quando ci ritroviamo a ripetere l'esame uno, due, tre, dieci e più volte è impossibile non acquisire la conoscenza della materia -spiega un altro studente, ovviamente anonimo. Magari ti può capitare la prima volta, ma dopo che la studi ripetutamente con la speranza di toglierti quest'esame, con quale criterio si valuta la nostra preparazione?”.

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