Beni confiscati alla mafia diverranno Pronto Soccorso Sociale

Palazzo Zanca1La definizione delle strategie necessarie, secondo le linee guida stabilite dall'Amministrazione comunale, per la realizzazione di due progetti esecutivi ammessi a finanziamento da parte della Regione siciliana relativi a tre beni confiscati alla mafia, che saranno ristrutturati con fondi dell'assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, per essere successivamente destinati alla realizzazione di attività sociali al servizio del territorio cittadino. E' quanto discusso ieri a palazzo Zanca nel corso di un incontro tra i dirigenti alla manutenzione immobili comunali, Francesco Ajello, ai ed assistenziali, Giovanni Bruno, ed il R.U.P., Santi Denaro.

Il primo progetto, finanziato per un importo di 333 mila euro, riguarda due immobili: uno sito in via Vallone dei Medici, a Mili Marina, composto da un unico corpo di fabbrica, e l'altro, quattro vani, dislocato nel condominio “Le Terrazze”, ad Acqualadroni, che saranno riconvertiti in uno sportello di Pronto Soccorso Sociale finalizzato a dare una prima e veloce risposta, in attesa dell'individuazione di soluzioni più adeguate, a tutte quelle situazioni personali di “emergenza sociale”.

Quanto al secondo progetto, il finanziamento pari a 346 mila euro riguarda un appartamento di quattro vani, in via Placida 101, al primo piano, dov'è prevista la realizzazione di quattro uffici frontali attrezzati per servizi di pronto soccorso e segretariato sociale dislocati lungo un asse orientato da sud a nord che comprende il centro urbano e le estreme aree marginali.

Gli uffici faranno parte di un unico sistema con la partecipazione di associazioni di volontariato. Le strutture avranno lo scopo di fornire il primo ascolto e l' agli utenti con problematiche sociali, per poi indirizzarli presso le strutture adeguate al fabbisogno specifico dislocate sul territorio, siano esse pubbliche o di volontariato. Gli operatori si porranno all'ascolto degli utenti allo scopo di fornire un primo conforto, individuare la problematica specifica, indirizzare ed accompagnare l'utente, anche negli adempimenti burocratici, presso ulteriori strutture specializzate. “L'uso dei locali per fini sociali rappresenta un messaggio chiaro e tangibile dell'Amministrazione comunale – ha sottolineato l'assessore alla legalità, Patrizia Panarello, – nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata, in quanto la restituzione dei beni alla collettività è l'affermazione della cultura della legalità e della trasparenza. Simili opportunità rappresentano occasioni irripetibili per la città di Messina nello spirito del rilancio contro ogni forma di devianza”.

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