Barcellona, ancora un sequestro di beni a Ofria

Sequestrati beni per 90 mila euro all'imprenditore barcellonese Salvatore Ofria. Ad eseguire la disposizione del Tribunale di Messina, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando Provinciale.

Confiscati tre conti correnti, un conto deposito titoli e un autocarro per il trasporto merci, tutti ritenuti provenienti dall'attività criminale di Ofria svolta all' del cosiddetto “Clan dei barcellonesi”.

Questo provvedimento, messo a segno nei giorni scorsi, si inserisce all'interno delle attività svolte nel più ampio contesto operativo del Desk Interforze, grazie al quale negli ultimi 3 anni la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ha incrementato le azioni volte a individuare i patrimoni acquisiti illecitamente e a bloccare qualsiasi tentativo di riciclaggio degli stessi.

Ma il provvedimento nei confronti del 48enne Ofria, personaggio ben noto alle forze dell'ordine, non è il primo del genere. All'inizio di luglio il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri aveva dato esecuzione ad altro sequestro dei beni del valore di 6 milioni di euro emesso dal Tribunale di Messina. Ad Ofria, oltre alla proposta di applicazione della confisca, in quel caso ne fu formulata un'altra in merito all'applicazione della . In quell'occasione, i militari dell'Arma hanno sequestrato la ditta individuale “Bellinvia Carmela” di Barcellona Pozzo di Gotto (impegnata nello smaltimento rifiuti solidi urbani e speciali, la vendita di ricambi ed accessori auto ed altro), 7 fabbricati, tra cui due abitazioni, 11 appezzamenti di terreno, 10 automotoveicoli, tra cui 5 autocarri per il trasporto merci e 6 conti correnti con un saldo attivo complessivo di un milione e 400 mila euro.  

La proposta riguardante la misura di prevenzione patrimoniale sarà esaminata a novembre in Tribunale, contestualmente alla richiesta di arresto.

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