Attualità. Celebrata a Messina la festa della polizia. I nomi e le foto dei premiati

IMG 20190410 WA0060In netto calo omicidi ed arresti, in aumento frodi informatiche e danneggiamenti. E' questa l'analisi dei numeri relativi all'ultimo anno di attività in città e provincia presentati oggi in occasione 167°anniversario della Fondazione della Polizia di Stato , dalla .
Nell'anno in cui in provincia sono mancati i grossi blitz antimafia del passato, l'attenzione è stata puntata in particolare alla manovalanza della malavita spesso dedita a spaccio, furti e rapine.
Complessivamente sono state arrestate 268 persone e denunciate 840 ma sono tutto sommato i dati sui reati commessi. I numeri più eclatanti e preoccupanti, sebbene in calo rispetto il passato, sono quelli dei delitti contro la persona. Due omicidi, 4 tentati omicidi e 12 violenze sessuali, si affiancano ai 917 furti registrati, alle 60 rapine ed alle 28 estorsioni.
In aumento, invece le frodi e le truffe informatiche che sono salite a 308.
Per quanto riguarda l'immigrazione, oltre ai 14 sbarchi registrati, sono stati rilasciati 4585 permessi di soggiorno mentre le espulsioni sono state 61.
Intenso i lavoro di stradale e polizia ferroviaria che hanno arrestato 10 persone denunciandone una quarantina.
Nel corso della cerimonia di Fondazione sono stati assegnati 39 riconoscimenti tra encomi e lodi. In provincia le segnalazioni al sovrintendente Giuseppe Perdichizzi ed agli assistenti capo Giuseppe Iannelli, Santo Fugazzotto e Marco Catalfamo del commissariato di Barcellona.
Lodi ed encomi per Santo Faranda, Marco Lanza Volpe, John Vilardo, Ignazio Abramo, Daniele Triscari, Silvio Minto, Giuseppe Zanghì, Antonio Puleio,  ed al dirigente Carmelo Alioto del commissariato di Capo d'Orlando. Riconoscimento anche per Luca Fazio e Tommaso Iemma del posto fisso di Tortorici.
Al commissariato di Patti sono stati assegnati encomi a Raffaele Grasso e Antonio Di Santo e lodi a Basilio Fallo (inoltre promosso per merito straordinario per aver salvato un cittadino caduto da un traghetto) ed ancora a Filippo Pellegrino, Alfonso Quadriglia, e Carmelo Martelli.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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