ARS, registrati in 56 ma in Aula c’erano solo 27 deputati
Seduta rovente quella di ieri pomeriggio all'Ars. L'aula era quasi vuota e al momento della votazione della mozione No-Ponte erano presenti solo 27 deputati su 90.
Eppure, con la presentazione dei tesserini ne risultavano registrati ben 56. Una beffa non da poco che ha fatto saltare più volte i lavori previsti, oltre al fatto che, risultando presenti, i deputati percepiranno comunque la diaria che spetta loro.
La denuncia è arrivata da Giancarlo Cancelleri, portavoce M5S, che ha diffuso la foto dell'Aula semideserta con i tesserini inseriti nell'apposito lettore e ha invitato il Consiglio di Presidenza a prendere provvedimenti affinché percepisca realmente la diaria solo il deputato presente in Aula almeno per il 75% della durata della seduta.
Vista quindi la mancanza del numero legale, il voto alla mozione presentata da Ferrandelli (PD) per la revoca definitiva del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto, è stato rinviato alla seduta di martedì prossimo, destando il malcontento nei deputati Pd che già da ieri aspettavano il voto sulla mozione.
Tra coloro cha invece hanno chiesto il rinvio anche Musumeci (Pdl), sottolineando quanto l'argomento meriti un giudizio meditato: “E' un'opera che ha diviso le coscienze dei siciliani da destra a sinistra”.
Ad esprimere parere contrario Pdl e Mpa, rispettivamente tramite i deputati Pogliese e Figuccia che hanno elencato tutte le motivazioni per cui il ponte andrebbe realizzato, trattandosi di un'opera strategica per la crescita economica della Sicilia. Figuccia poi si è soffermato anche sulle conseguenze economiche del blocco del progetto, in quanto penali, indennizzi e rimborsi da riconoscere alla Impregilo sarebbero elevatissimi. “Il piano continua ad essere non solo fattibile, ma anche appetibile: capitali cinesi sarebbero pronti tramite una società che ha ipotizzato una grande piattaforma logistica da Gioia Tauro a Trapani. Un' opportunità – ha proseguito Figuccia – che si concretizzerebbe nella creazione di oltre 2000 posti di lavoro”.
Infine è arrivata una nuova sfida per il presidente crocetta. Ad invitarlo alle dimissioni e a ripresentarsi nuovamente al voto è Carmelo Briglio (Fli). Martedì infatti, la Camera dei Deputati, anche se sciolta, voterà la proposta di legge per tagliare 20 seggi dell'Ars. “Sfidiamo Crocetta: si dimetta e si rivoti in Sicilia per risparmiare così 20 stipendi per 4 anni e mezzo. Può ricandidarsi e rivincere”.