Arrestato il presunto assassino dell’ambulante Taj Ali

Babul Miah

Arrestato ieri sera dagli agenti del Commissariato di Milazzo in collaborazione con la Squadra Mobile di Messina Babul Miah. L'uomo, 37 anni, originario del Bangladesh, è ritenuto l'assassino del connazionale Taj Ali, venditore ambulante 34 anni, ucciso il 20 agosto scorso a Milazzo.

Il fermo è stato emesso dai sostituti procuratori della Procura della Repubblica di Francesco Massara e Nicola Giorgio.

L'ambulante è stato accoltellato alla gola in via Panoramica, a Milazzo, sulla scalinata che porta al mare.

Le indagini immediatamente avviate dal Commissariato di Milazzo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona, hanno portato subito gli inquirenti a sospettare di Babul Miah, ritenuto l'ultima persona ad aver visto la ancora in vita.

Miah sapeva che la vittima aveva con sé 775 euro, conservati in una tasca interna dei pantaloni. Questi elementi e le contraddizioni in cui è incappato il presunto omicida hanno portato gli uomini del Commissariato di Milazzo a chiedere un mandato di perquisizione, che ha consentito il sequestro di indumenti e di un paio di scarpe la cui suola combaciava perfettamente per disegno ed usura alle impronte impresse sul sangue della vittima esaminato sul luogo del delitto.

Anche le testimonianze raccolte durante le indagini hanno portato gli inquirenti a ritenere Babul Miah come la persona con la quale la vittima, in maniera che ha destato sospetti in chi li ha osservati, si è allontanata verso capo Milazzo. Il luogo dell'omicidio dal quale non è più tornato.

Ma gli agenti hanno anche appurato che nel periodo dell'omicidio l'indagato attraversava un periodo di difficoltà economiche, oltre ad accertare che nel giorno e nell'ora del delitto il cellulare di Miah aveva agganciato la cella compatibile con il luogo del crimine.

L'incidente probatorio ha poi consentito di accertare che sulle ciabatte sequestrate al presunto omicida  sono state riscontrate tracce di sangue umano il cui DNA corrisponde a quello della vittima.

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