AreaDem vs Amministrazione: “Né trasparenza né legalità”

Area Democratica in grande spolvero oggi in conferenza stampa per denunciare i ritardi dell'Amministrazione Accorinti in materia di trasparenza e anticorruzione. Felice Calabrò raccoglie i suoi per ricompattare il gruppo ma, soprattutto, per far fronte di opposizione. “Sono felice che oggi siamo qui in tanti -ha detto Calabrò, riferendosi ai tanti esponenti del partito seduti sugli scanni dell'aula consiliare. Dal deputato regionale Franco Rinaldi, ai consiglieri cittadini Paolo David, Giuseppe Saltalco, Emilia Barrile e Nicola Cucinotta. Calabrò ricorda i motivi che li hanno condotti a ricordare la proprio opposizione alla Giunta. “L'Amministrazione comunale è molto indietro rispetto all'attuazione del piano anticorruzione -dichiara. Legalità, onestà e spirito libero sono stati il cavallo di battaglia di questa Amministrazione. Adesso -prosegue ironizzando- ci prendiamo un anno sabbatico. L'iter di attuazione della legge anticorruzione (la legge 33 del 2013) doveva essere avviata a gennaio e non si è fatto nulla, cosa per la quale abbiamo già presentato a luglio una prima interrogazione in Consiglio”.

In effetti, per rendersi conto dello stato delle cose proprio su questo punto (trasparenza e legalità all'interno delle Pubbliche Amministrazioni), basta cliccare sul sito del Comune di e notare che l'ultima delibera inerente il Programma per la Trasparenza e l'Integrità è stata approvata il 3 agosto del 2012.

“L'iter è fermo al palo -spiega Calabrò- mentre a Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha già fatto a marzo quello che noi a ottobre non abbiamo ancora attuato. La cifra enorme di 60 miliardi che si perdono fra corruzione ed evasione equivale a tre Leggi di Stabilità e dà l'idea di quanto sia importante che i controlli siano effettuati ed estesi anche alle partecipate. Aggiungo a questo una domanda alla quale io non so rispondere: può il segretario generale corrispondere con la stessa figura del direttore generale e dunque può il controllore essere anche il controllato? E' il caso del nostro segretario Le Donne”.

Lo appoggia Giuseppe Santalco, capogruppo di felice per Messina, che sottolinea il diritto dei cittadini, garantito dalla Legge Severino, ad accedere a tutti i dati riguardanti dirigenti e funzionari, dal curriculum alla retribuzione. “La legge consente al cittadino di chiedere la sostituzione di un funzionario qualora questi non produca certificazione entro 30 giorni dalla richiesta di essi -spiega Santalco. Aggiungo che il vero vulnus di questa Amministrazione è la mancanza del Nucleo Indipendente di Valutazione, strettamente collegato ai controlli di trasparenza che la legge impone e che al momento non è operativo”.

Il problema della trasparenza, secondo l'Area Democratica, è ancora più importante se si parla delle partecipate MessinAmbiente, e Amam. “Il commissario di MessinAmbiente Alessio Ciacci parla solo attraverso il proprio blog -attacca Santalco. Il sito istituzionale è fermo. Senza contare che troppi dirigenti si trovano nello stesso posto da anni e ricoprono più incarichi”.

Partecipate a parte, le opere pubbliche non sono certamente esonerate dalla questione. “Per quale motivo non si va avanti con gli svincoli di Giostra? -tuona ancora Calabrò. Scopriamo che il dirigente preposto aveva presentato diverse relazioni all'Amministrazione e che le carte sono finite in Procura”.

Lo segue a ruota Nicola Cucinotta, a muso duro contro la Giunta Accorinti. “Quello che doveva essere un palazzo di vetro è un bunker.  Occorre fare una bonifica preventiva del luogo istituzionale. Mi chiedo anche: il commissario di MessinAmbiente, azienda in liquidazione, continua a sottoscrivere contratti di collaborazione: perché?”

A chiusura conferenza, interviene la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, soddisfatta della partecipazione del partito alla conferenza. “Il PD esiste -afferm. Si sperava che quest'Aula sparisse. Ho la sensazione al governo non ci sia una giunta ma dei soggetti. Il sindaco Accorinti è solo un portabandiera, è poco presente e poco chiaro nei contenuti. C'è bisogno, invece, di un governo territoriale che intercetti i fondi europei specialmente per i settori impantanati, come i servizi sociali o il risanamento”.

Il Partito Democratico di Messina chiede dunque l'immediato avvio dell'iter di attuazione della legge anticorruzione, così da far luce sugli incarichi dirigenziali ma, soprattutto, su quanto succede all'interno delle partecipate e nella burocrazia delle grandi opere pubbliche.

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