Ancora sprechi, la scuola dell’infanzia di Montepiselli

ENIMAGE1359113295761La scuola dell'infanzia di Montepiselli se la ricordano in pochi. Se si chiede  qualche informazione ai passanti che si inerpicano per le salite che si fanno strada nell'intrico di case e palazzi che soffoca la collina e arrivano fino a Castel  Gonzaga, quasi tutti indicano le due sezioni di scuola primaria situate vicino alla parrocchia di Santa Teresa.

Il signor Francesco no. Abita da più di quarant'anni nella zona e la scuola dell'infanzia se la ricorda benissimo.

“Mia figlia, che è del '92, i suoi tre anni di asilo li ha fatti qui, a due passi da casa nostra” racconta, mentre indica un moderno plesso scolastico circondato da un giardinetto e chiuso da una cancellata che nessuno apre da parecchi anni.

Le condizioni dell'edificio sono a dir poco pessime. Il giardino è abbandonato a se stesso, mentre una gigantesca magnolia, ormai inselvatichita, ostacola persino la vista delle finestre e della porta d'ingresso.

Eppure la struttura è nuova e  le mura esterne sembrano rifinite da poco. Un cantiere di quelli mai completati e consegnati come se ne vedono tanti a Messina.

“Questo plesso è stato chiuso intorno alla fine degli anni ‘90 -ricorda il presidente della Quarta Circoscrizione Francesco Palano Quero. La presenza di vene d'acqua sotto le fondamenta provocava costanti infiltrazioni e aveva messo a rischio la stabilità dell'edificio”.

Nel 2010 il consiglio del Quartiere si occupò della vicenda su segnalazione della consigliera Santina  Magazzù. “Sollecitammo un intervento all'allora assessore comunale alle Politiche scolastiche Salvatore Magazzù -ricorda l'esponente politica. Fu sbloccato un finanziamento da 180 mila euro per lavori di messa in sicurezza che furono eseguiti su progetto dell'architetto Antonuccio, del Dipartimento Manutenzione di Palazzo Zanca”.

Ma a questi lavori non fecero seguito quelli, indispensabili, di rifunzionalizzazione del complesso. Così, a tutt'oggi, la scuola dell'infanzia di Montepiselli è abbandonata al degrado. “Non ci sono altri plessi scolastici pubblici dedicati ai bambini più piccoli entro i confini della nostra circoscrizione” osserva  Quero .

“I bambini del territorio ora sono costretti a dividere con i più grandicelli lo spazio non grande delle elementari oppure ad andare fuori dal rione -aggiunge Santina Magazzù- mentre qui potrebbero usufruire di una struttura moderna e dei servizi offerti dalla grande palestra adiacente”.

Al di là delle sbarre della ringhiera, le aule che si intravedono sembrano abbandonate di fretta, come dopo un terremoto. Nessuno però si ricorda che fine hanno fatto le chiavi del cancello.

“Anche il giorno dell'ispezione con l'assessore Magazzù, tre anni fa -rammenta ancora Quero- ci ritrovammo senza chiavi”. Il sopralluogo è stato completato scavalcando ed i cancelli sono rimasti chiusi.

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