Anche a Messina il flash mob per la libertà di scelta delle donne

Yo decido
La campagna spagnola per il diritto di scelta delle donne

Contro il rischio di un arretramento nei diritti conquistati in tanti anni e contro la cultura sessista che è alla base della violenza sulle donne domani mattina, sabato 1 febbraio, alle 11 a piazza Cairoli si terrà un Flash Mob in contemporanea con la protesta che in tutta Europa e in Spagna si sta portando avanti sotto lo slogan Yo decido – Io decido contro la proposta di legge del Governo Rajoy che intende vietare l'aborto.

Domani le donne spagnole protesteranno contro il disegno di legge che vieta di fatto l'aborto riportando il Paese indietro nei diritti di libertà dei cittadini.

In Italia la legge sull'aborto fu introdotta nel 1978 e fu oggetto di un referendum abrogativo nel 1981 che vide il 68% degli italiani schierati a favore della libertà di scelta.

“Il Flash Mob, nato inizialmente per solidarietà alle donne spagnole ma anche per sottolineare il rischio di un arretramento nei diritti di libertà -spiegano le organizzatrici della manifestazione di Messina- si è inevitabilmente caricato di un ulteriore senso come reazione a quanto avvenuto in questi ultimi giorni. Da un lato le sconcertanti parole con cui sono stati etichettati Provvidenza Grassi e suo , dall'altro le aggressioni fisiche e verbali nei confronti di alcune deputate in Parlamento.

In ognuno di questi casi è emersa quella cultura sessista che gli studiosi dicono essere alla base della violenza sulle donne e che tutti noi vorremmo cambiasse. Ma per cambiare questo modo di fare e di pensare è necessario dirlo.

Il Flash Mob di domani mattina vuole essere proprio questo. Per partecipare basta essere a piazza Cairoli di fronte il negozio Carpisa alle 11 indossando qualcosa di rosso, il colore simbolo delle proteste contro la violenza di genere”.

Oltre alla grave registrazione delle parole con cui due esponenti delle forze dell' hanno definito Provvidenza Grassi, nelle ultime ore si è registrata l'aggressione fisica da parte di un deputato di Scelta Civica, il questore Dambruoso, nei confronti della parlamentare 5 Stelle Lupo. Poco dopo sono arrivati gli insulti sessisti da parte del deputato 5 Stelle Felice La Rosa verso alcune colleghe del PD, che per la gravità dei contenuti hanno deciso poi di denunciarlo.

“Ognuno di questi eventi -aggiungono le promotrici dell'iniziativa di domani mattina a Messina- evidenzia come ancora oggi sia forte quella cultura che fa dire quando un uomo ammazza una donna che si tratta di un delitto passionale o ancora, che se si viene violentate è perché si è provocato, si indossava una gonna troppo corta o un rossetto troppo rosso. Ma sullo stesso piano è il fare politica attaccando i diritti delle donne. In Italia lo abbiamo visto con la legge sulla procreazione assistita, in Spagna con questa legge che intende vietare l'aborto”.

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