Amy Winehouse, i ladri e i ricordi

Amy Winehouse
Amy Winehouse

Aretha Franklin cantava ”Respect” molti decenni fa. A quanto pare è solo un vago ricordo visto che ormai il rispetto, già scarso tra i vivi, non esiste più  nemmeno per le persone defunte.

E'  un fatto recente quello che ha visto alcuni ladri entrare in casa di Amy Winehouse a Londra, dove è morta tragicamente e prematuramente l'anno scorso.

Il bottino? Hanno portato via dall'appartamento due abiti costosissimi della cantante: l'abito da sposa che Amy indossò il giorno delle nozze a Miami con Blake Fielder-Civil nel 2006 e un abito Moschino indossato una volta sul palco durante un concerto.

Questi abiti erano dovevano essere venduti all'asta di New York a fine anno per un valore complessivo di 130mila sterline. Tale denaro era da destinare alla Fondazione Amy Winehouse. Il padre della cantante blues scomparsa, Mitch, è disperato per questa perdita. “E' stato un duro colpo”, ha detto al “The Sun”.

“E' rivoltante sapere che qualcuno è entrato a rubare, sapendo del valore sentimentale di quei vestiti. La casa a Camden è stata messa in vendita e tutti gli oggetti di Amy sono stati etichettati e numerati -ha spiegato il padre  della Winehaouse. Alcune persone sono state coinvolte e c'era un certo andirivieni. Siamo confusi sul motivo per cui alcuni dei suoi abiti firmati non siano stati presi. C'erano due vestiti di Dolce & Gabbana che valgono tantissimo, mentre l'abito da sposa di Amy era una semplice vestitino di cotone da 100 sterline al massimo. Chiunque l'ha rubato sapeva del suo significato e del suo valore non monetario”.

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