#Agrigento. Tre chilometri di tubi interrati per rubare l’acqua

water-trough-338382_640Oltre tre chilometri di tubi per sottrarre dalla nelle campagne di Butera. L'impianto abusivo poteva sottrarre una quantità pari a quella necessaria per le necessità di una cittadina di 25 mila abitanti.  Nella giornata di ieri, 29 maggio, la Polizia ha denunciato un 44enne di Gela, amministratore di una azienda agricola, ritenuto responsabile di furto di acqua, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione.

Gli agenti del Commissariato di Licata, in collaborazione con tecnici di Sicilia Acque, nel corso di controlli mirati finalizzati alla repressione del fenomeno dei furti d'acqua nel territorio del comune di Butera, dopo una serie di scavi, hanno individuava nei terreni di un'azienda agricola un allaccio abusivo alla condotta idrica proveniente da Gela. Dalle prime indagini sembra che sia stata utilizzata per l'irrigazione delle colture in serra e tunnel molto diffuse nella zona.

Le articolate operazioni di scavo, iniziate sin dalla mattinata e proseguite per tutta la giornata, hanno permesso di individuare un lungo e complesso impianto di tubazioni in polietilene del diametro variabile da 90 mm a 75 mm. Sono stati individuati circa 3 chilometri e 200 metri di tubazione interrata.

L'impianto, per i tecnici di Sicilia Acque, consentiva di sottrarre circa 35/40 litri di acqua al secondo, sufficienti per soddisfare le esigenze idriche di una cittadina di 20, 25 mila abitanti.

“Le attività di dissotterramento sono state sospese nel punto in cui i tubi affioravano in superficie, palesemente tranciati all'altezza di un canalone di scolo – spiegano dalla Questura di Agrigento. Ciò ha impedito di individuare il punto o i punti dove era raccolta l'acqua”.

Antonio Maimone

Laureato in giornalismo all'Università di Messina. Ha sempre avuto la passione per il calcio e per lo sport in generale. Ha collaborato con diverse redazioni sportive e per Sicilians vi porterà all'interno di tutte le realtà sportive locali e regionali, facendo ogni tanto qualche passaggio in cronaca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *