#Agrigento. Sanità, bozza declassa ospedali di Sciacca e Ribera

“Se davvero si vuole affermare che i nostri ospedali non saranno depotenziati o addirittura potenziati, ci presentino una bozza nella quale Sciacca e Ribera sono inquadrati come spoke (reti cliniche integrate) al pari di Agrigento o siano parte di uno stesso spoke con Agrigento, così come è stato fatto con Trapani e Salemi o con Gela, Mazzarino e Niscemi. Solo allora saremo cittadini tranquilli e prenderemo atto che nessuno vuole toglierci nulla o sta cercando di prenderci in giro”. Questa la proposta del capogruppo all'ARS del Matteo Mangiacavallo, a margine dell'incontro avvenuto ieri nella Sala Giunta del Comune di Ribera alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi e al quale hanno preso parte anche i sindaci del comprensorio e i rappresentanti politici locali.

“In questi giorni continuiamo a sentirne di tutti i colori -continua Mangiacavallo. Finanche le rassicurazioni degli esponenti di Sicilia Democratica e del di Sciacca, che dopo aver parlato con l'assessore tranquillizzano i nostri concittadini sulle sorti del Giovanni Paolo II”. “La realtà dei fatti, invece -aggiunge il deputato Cinquestelle- è che l'assessore, e lo ha fatto anche ieri, ci ha voluto rassicurare che non esiste alcuna rete ospedaliera, che si tratta soltanto di una bozza e che niente è stato ancora deciso. Ciò che però dimenticano tutti è che questa bozza esiste e che su questa bozza è stato scritto che Sciacca diventa ospedale di base mentre Agrigento viene promosso a DEA di secondo livello, ovvero uno spoke.

Dall'idea partorita tra assessorato e direzione generale -conclude il capogruppo M5S- nonostante le distanze dei nostri Comuni dall'ex capoluogo di provincia, Sciacca e Ribera offrirebbero prestazioni di livello inferiore rispetto ad Agrigento. E questo è un dato inconfutabile, visto che se ne parla anche in un documento ricevuto a Roma dalla Regione Siciliana”. In ultimo, Mangiacavallo ribadisce che “non si può più attendere l'approvazione della rete ospedaliera per avviare le procedure concorsuali e le assunzioni. Abbiamo chiesto di procedere immediatamente con i bandi e colmare le carenze croniche di personale delle nostre strutture sanitarie per le UO della rete delle emergenze urgenze. Si può fare e si deve fare. Troppe parole in questo campo, adesso vogliamo i fatti”.

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