ACR Messina, Catalano: “è tutto nelle nostre mani”

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Sessantasette punti in classifica, un ruolino positivo che dura da 14 giornate e 5 le lunghezze di vantaggio sul Cosenza. Questi i numeri dell'A.C.R. Messina alla vigilia del rush finale verso la Lega Pro.

Abbiamo incontrato il tecnico Gaetano Catalano, visibilmente soddisfatto dei proventi di un girone di ritorno senza sbavature ma sempre prudente, alla larga da facili entusiasmi.

Un primo con la Pro Cavese più che mai offensivo. Eppure la sfera pareva non volesse entrare, complice anche l'ottimo Comentale. “Ero consapevole che i ragazzi fino ad allora avessero fatto bene -spiega Catalano. Tante occasioni. Negli spogliatoi, alla fine del primo tempo, ho lasciato che rifiatassero. Intanto li rassicuravo sul fatto che prima o poi il gol sarebbe arrivato. E così è stato”.

Il Cosenza resta alle costole dopo la rete di Franzese al 47' st contro il Sambiase. “Non mi impensierisce. Credo soltanto noi possiamo vincere o perdere il campionato. È tutto nelle nostre mani. Per questo guardo esclusivamente agli impegni che ci attendono, preparando una partita alla volta e mirando tutte le volte ai tre punti. Occorre non commettere passi falsi”.

Ad attendere il Messina, prima dello scontro diretto con il Cosenza, le trasferte di Licata e Savoia. A Licata si sconta peraltro la squalifica di Corona, finito sul taccuino dell'arbitro nella gara contro la Pro Cavese e già diffidato. “Temo possa riservare più insidie la trasferta di Licata. La rosa a disposizione mi permette ogni domenica di operare delle scelte. So di poter contare tutte le volte su giocatori che, chiamati in causa, non deludono. Tuttavia il Licata ha la necessità di fare punti. Non sarà una gara facile”.

Certo a cinque giornate dalla fine, via via che ci si accosta alla lega Pro, capita di pensare al proprio futuro in giallorosso, alla vita professionale che dopo un salto di categoria può attendere un allenatore. “Io però al momento non guardo oltre. Sono concentrato sul campionato, bado solo a quello. Penserò dopo eventualmente al mio futuro”.

Si ipotizza l'evenienza di giocare al “Giovanni Celeste” il prossimo anno. E' risaputo che il “San Filippo” presenta costi di gestione altissimi. D'altra parte il “Celeste” è la storia del Messina. Ha un valore affettivo non indifferente per una città che vuole riavvicinarsi al mondo del calcio. Se ne discuterà, si prenderanno le decisioni più opportune”.

Trascorra oggi una serena Pasqua la capolista. Da martedì riprenderanno gli allenamenti e ci sarà da stringere i denti in questo scampolo di campionato che rimane. Quello decisivo. E chissà che il 21 aprile, in occasione dello scontro diretto contro il Cosenza, non sia gran festa.

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