Assemblea del movimento “Se non ora quando?”

Domenica prossima, 11 dicembre, torna a in piazza a Roma il movimento “Se non ora quando?”. Il comitato messinese di “Se non ora quando?” ha colto l'occasione della nuova manifestazione indetta a livello nazionale per organizzare a Messina un'assemblea aperta nel corso della quale tutti coloro che vorranno intervenire avranno 5 minuti di tempo per dire cosa ritengono indispensabile per ridare dignità, equità e una speranza non solo all'Italia ma, soprattutto, a Messina. 

“Il nostro territorio sta attraversando una fase complicatissima, stretto tra la crisi del Paese e una crisi endemica che l'attuale politica non ha fatto nulla per contrastare. La città sta vivendo un declino che pare inarrestabile -spiegano i portavoce del Comitato. Esattamente come un anno fa abbiamo voluto dire basta al degrado dell'Italia, così oggi pensiamo che sia arrivato il momento di dire basta al degrado della nostra città. Domenica metteremo a disposizione la nostra assemblea per stilare una road map per traghettare Messina fuori da questa terribile impasse”. 

Nato lo scorso anno su impulso di un gruppo di donne del mondo dell', del giornalismo, del lavoro e della società civile come reazione al degrado della cultura, della politica e dell'immagine della donna, “Se non ora quando?” portò in piazza migliaia di persone il 13 febbraio in molte città italiane, raccogliendo per primo la crescente indignazione di una parte del Paese, non solo femminile, che non si riconosceva più nel modello politico-culturale dilagante. Anche a Messina, il 13 febbraio scorso, scesero in piazza centinaia di persone che si ritrovarono poi l'8 successivo, in occasione della Giornata internazionale della donna,  alla Sala Visconti per discutere insieme del futuro del Movimento e della condizione e dell'immagine delle donne in Italia e a Messina. 

Domenica, a quasi un anno di distanza da quel 13 febbraio, il Movimento nazionale, che nel frattempo ha continuato la propria attività, torna in piazza con un nuovo slogan stavolta non per dire basta ma per chiedere che i provvedimenti che saranno adottati contro la crisi non penalizzino ancora una volta le donne e che, anzi, si colga questa occasione di cambiamento per rendere l'Italia un paese più paritario. “L'Italia è ancora oggi uno dei Paesi dove più bassa è la presenza dio donne nei luoghi decisionali e in politica. Questo si traduce in una mancata rappresentazione delle esigenze di una parte del paese- spiega ancora il comitato messinese di “Se non ora quando?”. Analogamente a Messina e provincia. dove la percentuale di donne che siede dei consigli comunali e provinciali è bassissima”.

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