#Regione. I deputati della Lista Musumeci chiedono le dimissioni della Borsellino

Il deputato regionale Nello 

Dopo una sentenza del Tar che boccia le scelte  dell'assessore Lucia Borsellino nei confronti del Centro oncologico Humanitas di Catania.

I deputati della Lista Musumeci all' siciliana, Gino Ioppolo, Santi Formica e Nello Musumeci, vanno subito all'attacco dell'assessore: “se avesse un sussulto d'orgoglio, l'assessore Borsellino dovrebbe dimettersi subito”.

La tegola Humanitas convinca l'assessore Borsellino che le dimissioni non si annunciano, si rassegnano” – insiste Ioppolo, componente la commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana.

“Mentre la sanità siciliana fa ogni giorno registrare vittime per responsabilità organizzative e di sistema – e dunque politiche – il Tar per la Sicilia affossa la contraddittoria linea difensiva del governo Crocetta, annullando la delibera della giunta regionale n. 365 del 6 novembre 2013 e altri atti emessi tutti nello stesso anno. La magistratura amministrativa riconosce le ragioni dell'Humanitas che, adesso chiederà anche il risarcimento dei danni subiti da una catena di atti pretestuosi e illegittimi” – spiegano i deputati della Lista Musumeci .

“La decisione del Tar Sicilia della quale l'assessore Borsellino non ha fatto cenno in nel suo intervento auto difensivo di mercoledì scorso, a seguito della morte della bambina catanese, contiene giudizi molto duri e severi nei confronti del rappresentante del governo e ne smonta la veridicità della linea difensiva. Contrariamente a quanto sempre sostenuto, l'assessore Borsellino dovrà reperire almeno altri settanta posti letto da accreditare alla struttura privata Humanitas, ovviamente togliendoli a quelle pubbliche. Evviva la rivoluzione crocettiana” – chiudono i deputati del gruppo Musumeci.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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