7 febbraio 13.20 Torrente Guardia, consegnati i lavori

“E' un'altra opera che rientra tra le iniziative di questa Amministrazione, che sta portando avanti un progetto di miglioramento della mobilità urbana”. Sono queste le parole del sindaco Giuseppe Buzzanca, che, stamani, a palazzo Zanca, ha partecipato, insieme all'assessore allo Sviluppo economico ed ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, ed al responsabile unico del procedimento Salvatore Bartolotta, alla firma del contratto per gli interventi urgenti di riassetto territoriale delle aree a rischio idrogeologico (torrenti) ed in particolare per la tombinatura ed opere complementari del Torrente Guardia.

L'assessore Scoglio ha evidenziato come: “si stiano raccogliendo i frutti di una programmazione avviata negli anni scorsi. A seguito dell'alluvione del 2003 nel Torrente Ciaramita, abbiamo iniziato una serie di attività di ricognizione, per verificare gli interventi da effettuare per la messa in sicurezza dei torrenti cittadini”. Per la consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria Società Lavori Pubblici srl di Maletto (Catania), che avverrà entro dieci giorni, si attende il nulla osta idraulico del Genio Civile. L'opera sarà ultimata entro 15 mesi dalla data di consegna. Per la sua realizzazione è stato ottenuto un finanziamento regionale di 800 mila euro, mentre per il Comune comporterà un impegno finanziario di 1 milione e 46 mila euro.

Progettisti dell'opera sono l'ing. Santi Mangano, il geologo Salvo Puccio, e l'ing. Angelo Lucentini, che è anche direttore dei lavori. Con gli interventi già realizzati a Mili S.Pietro, Mili S. Marco, S. Filippo, ed i cantieri del Trapani e del Guardia, l'Amministrazione Buzzanca definisce un programma, che in tre anni permetterà la messa in sicurezza di numerosi torrenti cittadini con risorse comunitarie e per circa il 20 per cento a carico del bilancio comunale, in un periodo in cui l'Ente è nell'impossibilità di contrarre ulteriori mutui. L'area oggetto dei lavori ricade in Marotta del Comune di Messina e precisamente impegna l'asta torrentizia che si sviluppa dalla stazione di sollevamento AMAM al bivio che permetterà di giungere al torrente Pace.

L'area di cantiere si presenta urbanizzata ed è gravata da sottoservizi (ENEL, TELECOM, AMAM ecc.), per i quali si attenziona in maniera particolare la presenza, in prossimità del traliccio posto a valle del tracciato oggetto di intervento, dei cavi interrati a 20.000 V. Nelle zone perimetrali del cantiere insistono fabbricati per civile abitazione ed una scuola oltre ad altri impluvi che si immettono nell'area oggetto di intervento per i quali è stato previsto il convogliamento delle acque. Lo scatolare, da mettere in opera, riveste particolare ed urgente importanza per gli abitanti della zona, oltre che per gli utenti del citato plesso scolastico in quanto, allo stato, le acque torrentizie non canalizzate si riversano sull'area oggetto di intervento per poi essere convogliate più a valle nell'alveo del torrente.

L'intervento consiste nella sistemazione idraulica del torrente tramite la messa in opera di uno scatolare in c.a. interrato, che si svilupperà per circa 600 m dalla vasca di calma, da realizzarsi nella parte ultima del torrente (in prossimità del bivio posto a monte della c.da Marotta Superiore), fino a giungere in prossimità della stazione di sollevamento AMAM. Le dimensioni interne dello scatolare sono tali da permettere la manutenzione tramite mezzi meccanici, operazione da compiersi agevolmente per la previsione progettuale, a circa metà dello sviluppo in lunghezza del canale (sezione n. 28 di progetto), di una rampa di accesso ad un'ulteriore camera dalla quale si giunge al canale più volte citato.

Per la messa in opera del manufatto, attraverso uno studio approfondito del sito ed un puntuale rilievo celerimetrico dei luoghi, sono stati individuati dei tratti di manufatti esistenti (fabbricati, muri e pertinenze prospicienti l'area oggetto di intervento), che interferiscono con le aree di cantiere interessate dallo scavo per la posa in opera del canale in c.a.. Per tale motivo, sono stati previsti in progetto dei tratti di paratie costituite da pali in c.a. di vario diametro e profondità (in parte tirantate) e muri di sostegno in c.a., posti a tutela dei manufatti presenti, anche al fine consentire lo svolgimento dei lavori in condizione di sicurezza.

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