8 dicembre 07.30 Stamane tradizionale omaggio all’Immacolata

ImmacolataOggi alle 11,45, in occasione della festa dell'Immacolata, nella piazza Immacolata di Marmo, a lato della sacrestia della Basilica Cattedrale, si rinnoverà il tradizionale omaggio floreale alla Madonna. Presenti l'Arcivescovo Monsignor Calogero La Piana con i rappresentanti del clero, dei Capitoli della Cattedrale e dell'Archimandritato, degli istituti religiosi e dell'apostolato dei laici, il Comune offrirà una corona di fiori, omaggio della Città e dell'Arcidiocesi all'Immacolata, che tradizionalmente viene deposta dai Vigili del Fuoco ai piedi della statua marmorea.

Messina è stata definita ed ama ancora definirsi Città Mariana, non solo per tradizione orale e per antiche leggende, ma anche per iniziative ufficiali della Città e per la documentazione storica, che dimostra come nei secoli abbia sempre professato particolare devozione a Maria. Come ogni anno, nello slargo adiacente al Duomo, ove è collocata la statua del Buceti, risparmiata dal terremoto del 1908, l'Arcivescovo seguirà lo stesso cerimoniale che Papa Benedetto XVI compirà presso la statua dell'Immacolata di Piazza di Spagna a Roma.

Per le celebrazioni religiose, sabato 8, alle ore 16, si svolgerà la processione del simulacro dell'Immacolata che sarà accolto in Cattedrale, per poi proseguire fino alla Chiesa di San Giuliano. Interessati dalla processione saranno il viale Boccetta, piazza Fontana Arena, le vie Longo, S. Giovanni di Malta, corso Cavour, piazza Duomo, I Settembre, Cesare Battisti, piazza Catalani, Garibaldi, piazza Juvarra, Fata Morgana, mons. D'Arrigo, Concezione, e viale Boccetta.

Per agevolare il passaggio del corteo religioso, dalle ore 8 alle 20, è stato disposto il divieto di nell'area del piazzale antistante il Tempio S. Francesco d'Assisi e nell'area di parcheggio compresa tra piazza Duomo e Corso Cavour. Il simulacro, realizzato in legno da ignoto scultore alle fine del seicento e rivestito interamente da una lamina d'argento, opera di argentieri messinesi del XVII, fu risparmiato nel 1884 da un incendio; nel 1908 dal sisma e dai bombardamenti della seconda mondiale.

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