6 ottobre 09.21 Il Comitato “Salvare l’ospedale Piemonte” incontra Musumeci

“Dopo quasi due anni in cui si preannuncia la fine dei lavori, l'Ospedale Piemonte di Messina non ha ancora completato la messa in sicurezza prevista dalla Protezione Civile e finanziata con milioni di euro dal governo regionale”. Così dichiara il Comitato spontaneo “Salvare l'Ospedale Piemonte”, il movimento cittadino nato appunto per tutelare il nosocomio del centro urbano dallo smantellamento.

Il Comitato ha organizzato per oggi alle 11.30 davanti all'Ospedale Piemonte, un incontro ufficiale con il candidato de La destra a governatore della Regione Siciliana . Ad attenderlo ci sarà il presidente del Comitato Marcello Minasi.

“Abbiamo chiesto – spiegano i promotori – l'intervento di Musumeci che ha sempre mostrato grande sensibilità per le tematiche sociali. Siamo stati obbligati negli anni a richiamare l'attenzione di esponenti politici, esperti e tecnici del mondo della sanità, associazioni ma soprattutto cittadini. Ancora senza concreti. Questa volta, contiamo sul senso di responsabilità e sullo spirito di rinnovamento di chi succederà al governo Lombardo affinché la popolazione non perda una struttura d'emergenza così strategica per la città. E' chiaro che allargheremo l'invito a tutti i candidati e a chiunque voglia impegnarsi formalmente per la risoluzione del problema”.

“Malgrado i nostri appelli – prosegue il movimento popolare – alla Regione Siciliana, i colloqui diretti con l'ex assessore alla Salute Massimo Russo e con il direttore generale del relativo dipartimento, le sorti di questo nosocomio non sono cambiate. Sotto il nome di A.O.U. Papardo – Piemonte, l'Ospedale Piemonte è stato accorpato all'Azienda Papardo e fa parte di un grande progetto di adeguamento al Piano Sanitario Regionale (PSR). Il plesso, situato lungo il viale Europa, ha perso la sua identità perché, allo stato attuale, manca delle specialistiche essenziali per classificarlo come centro di riferimento per l'emergenza”.

“Prima della stagione estiva – riferisce il Comitato – anche il servizio di Radiologia è stato trasferito dall'Ospedale Piemonte al Papardo. In passato, è toccato ai reparti di Emodinamica e di Chirurgia Vascolare. Insomma, chi rischia un infarto o ha subito un trauma da incidente stradale che richiede l'intervento della chirurgia vascolare deve escludere l'ospedale Piemonte. Ad aggravare la situazione, è stato il prolungamento dei lavori di del Pad. 4 che costringono alla promiscuità reparti come l'UTIN e la Pediatria”.

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