5 aprile 13.17 Vertenza Schipani, chiesta la mobilità per gli ex dipendenti

Richiesta l'apertura delle procedure di mobilità alla Schipani. Il provvedimento comunicato dall'azienda alla Rsu e alle Organizzazioni Sindacali riguarda la totalità dei lavoratori (28) impegnati nel servizio di dell'illuminazione pubblica, appalto sino a qualche mese fa in carico alla ditta Schipani.

Questa mattina, presso la sede dell'azienda, si è tenuta un'assemblea dei lavoratori per analizzare i motivi che hanno indotto la Schipani a ricorrere allo strumento della mobilità e non partecipare alla nuova gara d'appalto.

“E' emersa – spiega Antonino Alibrandi, segretario della Fim Cisl Messina – la necessità di attivare un confronto immediato con il sindaco e gli assessori comunali al ramo per capire quali potranno essere i risvolti e le tutele occupazionali presenti nel nuovo bando di gara. Nei mesi scorsi, a precisa richiesta del sindacato, il sindaco ha assicurato l'inserimento della clausola di salvaguardia per i lavoratori. Adesso – continua Alibrandi – vogliamo monitorare costantemente la situazione, considerato che l'apertura delle buste per il nuovo bando è prevista al Comune per la tarda mattinata di giovedì 7 aprile ”.

La Fim Cisl e i lavoratori hanno intenzione di partecipare all'apertura pubblica delle buste. Il segretario provinciale della Fim, Alibrandi, si attiverà nelle prossime ore per chiedere un incontro immediato al sindaco e all'assessore al lavoro. Dopo l'aggiudicazione del bando, il sindacato cercherà il contatto con l'azienda aggiudicataria per sottolineare l'importanza della salvaguardia del patrimonio professionale rappresentato dai lavoratori ormai ex Schipani. “Una professionalità – spiega Alibrandi – mostrata più volte e anche nelle emergenze. Sono loro che da anni gestiscono gli impianti cittadini, conoscendo tutti gli snodi che consentono un immediato intervento in caso di problemi di illuminazione pubblica”.

La Fim Cisl lancia anche un appello alla politica cittadina, affinché si faccia fronte comune per evitare che altre 28 famiglie crollino nel baratro della disoccupazione, ricordando che la Schipani è un'altra storica azienda che rischia di scomparire.

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