4 marzo 12.50 Nubifragio 1 marzo, Ricevuto ha chiesto lo stato di calamità naturale

Il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, dopo gli eventi alluvionali dello scorso 1 marzo, ha chiesto lo stato di calamità naturale. Di seguito, la nota inviata alle autorità competenti.

“Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento di Protezione Civile

Alla Presidenza della Regione Siciliana
Ufficio di Gabinetto

Alla Presidenza della Regione Siciliana
Dipartimento Regionale Protezione Civile Servizio Emergenze

Al Dipartimento Regionale di Protezione Civile

All'Ufficio Territoriale del Governo

All'A.N.A.S.
Sez. Compartimentale di Catania

Al Autostrade Siciliane

“Gli eventi alluvionali occorsi in data 01 marzo 2011 hanno direttamente interessato il versante tirrenico e jonico del territorio della provincia di Messina. In particolare, i territori che hanno subito i maggiori danni sono stati quelli dei Comuni di Messina, Monforte , Rometta, Saponara, Spadafora, Valdina Roccavaldina e Venefico. Detti eventi hanno causato allagamenti ed alluvionamenti, formazione di colate rapide di detriti e fango, crolli, frane, smottamenti e straripamento di torrenti, investendo sia porzioni di centri abitati sia tratti di viabilità. Questi fenomeni hanno direttamente esposto a rischio l'incolumità pubblica e privata, causando danni ingenti a carico di abitazioni, attività commerciali. artigianali ed industriali Particolarmente critica è la situazione della viabilità comunale, provinciale, statale ed autostradale con evidente difficoltà di transito fino alla totale chiusura della viabilità principale di primaria importanza. Si ritiene, inoltre, necessario precisare che alcune delle strade danneggiate costituiscono uniche vie dì accesso e fuga per centri abitati ove risiedono anche alcune migliaia di cittadini. Permangono condizioni di elevato incombente rischio residuo per l'incolumità degli abitanti e degli utenti la viabilità interessata, in conseguenza delle condizioni di vulnerabilità e suscettività geomorfologica e idrogeologica dei versanti e corsi d'acqua interessati. Tale situazione, diffusamente presente nel territorio provinciale interessato, non consente di essere affrontata con le modeste risorse finanziarie dell'Ente. Pertanto, sì chiede l'attivazione delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità nel territorio della provincia di Messina che, in ragione della severità dei danni occorsi e degli interventi di massima urgenza da doversi attuare, si ritiene rientrino nella tipologia di cui alla lettera c) della L. 225/92.

In qualunque caso, prevedere lo stanziamento delle necessarie risorse finanziarie al fine di mettere in i centri abitati esposti, ripristinare e mettere in sicurezza le infrastrutture stradali danneggiate e ristorare i danni patiti dagli abitanti danneggiati”.

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