1 aprile 09.28 Teologia della Liberazione, domani incontro con il teologo e politico brasiliano Frei Betto

L'associazione “Piccola Comunità Nuovi Orizzonti” di Messina organizza un incontro a Messina con il teologo, politico (ministro del primo governo Lula) e scrittore brasiliano Frei Betto sul tema “Cristianesimo, economia, potere. La teologia della liberazione oggi”. L'iniziativa è in programma domani alle 17, presso il Teatro “Don Orione” di Messina, e si svolge in collaborazione con l'Istituto “Don Orione”, l'associazione “Terra e Cielo” e l'Associazione Ecumenica “E. Cialla” SAE Gruppo di Messina, e con il patrocinio del Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina. L'incontro sarà introdotto da Daniele Pompejano, professore ordinario di Storia presso l'Università di Palermo.
L'iniziativa è stata presentata in mercoledì 30 marzo, alle 9.30, presso la Saletta Commissioni della Provincia Regionale di Messina, da Antonino Conti Nibali, presidente dell'associazione “Nuovi Orizzonti”, dallo storico Daniele Pompejano e dall'economista Guido Signorino (Università di Messina), componente del Direttivo di “Nuovi Orizzonti”.
Frei Betto (Carlos Alberto Libanio Cristo), una delle personalità di primo piano della Chiesa latino-americana, è da anni protagonista dell'attività culturale e politica brasiliana, ed è stato impegnato in prima persona nel progetto sociale brasiliano “Fame zero”. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia s'intitola “Quell'uomo chiamato Gesù” (EMI, 2010).
“Ormai da tredici anni l'associazione di volontariato “Nuovi Orizzonti” propone un percorso di formazione, con attività aperte a tutti, credenti e non credenti. Uomini e donne che vogliano mettersi in discussione criticamente, nel nome di un cristianesimo, che come la Teologia della Liberazione negli anni Settanta, sappia stare vicino ai più deboli. Tra le iniziative più significative, ricordo le tre edizioni della Due giorni biblica e le tre edizioni della Tenda della Pace”, ha sottolineato Antonino Conti Nibali, presidente di “Nuovi Orizzonti”. A sua volta, l'economista Guido Signorino ha evidenziato l'importanza, grazie al confronto con Frei Betto, di “riflettere sulla correlazione fra economia e potere, nel segno dell'oppressione degli ultimi, e sul ruolo del cristianesimo. Dal mondo diviso in blocchi e ideologizzato degli anni Settanta siamo passati a quello globalizzato di oggi, in cui assistiamo a fermenti di liberazione, come nel Nord Africa, che ci interpellano direttamente come occidentali e come esseri umani. Su questo scenario ci confronteremo sabato”, ha aggiunto Signorino.
Per lo storico Daniele Pompejano, “sarà un'occasione per scoprire l'attualità della Teologia della Liberazione. Nata negli anni Settanta, in America Latina, secondo una visione profetica del cristianesimo, in opposizione alle dittature militari che calpestavano i diritti umani, la Teologia della Liberazione oggi, come potrà dirci un esponente autorevolissimo come Frei Betto, mantiene un'efficacia sempre attuale nell'opporsi a quel neoliberismo privo di umanità, che tende a schiacciare i più deboli, che è stato sperimentato prima di tutto in Cile e in America Latina. La Teologia di Liberazione rimane un'istanza di libertà che difende la dignità dell'essere umano, sempre più minacciato dalle leggi di un mercato senza regole”, ha spiegato Pompejano.

Chi è Frei Betto

Fratel Betto, al secolo Carlos Alberto Libanio Christo (nato a Belo Horizonte il 25 agosto 1944), esponente di rilievo della teologia della liberazione, è un frei domenicano, che da anni scrive libri e trattati.
E' stato uno dei leader del Movimento studentesco e dirigente nazionale della Gioventù studentesca cattolica.
Arrestato nel '64 per attività giudicata sovversiva, nel corso della repressione attuata dal governo brasiliano, ha poi studiato Teologia e Filosofia. Nel 1965 è entrato nell'ordine dei domenicani. Nel '69 è stato incarcerato di nuovo per resistenza al regime militare brasiliano ed è rimasto in carcere per quattro anni.
Dall'inizio degli anni '60 ha svolto un'attività di giornalista ad alto livello. Basti ricordare due titoli di grande rilievo: “Fidel Castro: la mia fede”, Paoline, Milano, 1986; “Battesimo di sangue”, Emi, Bologna, 1983. Nel primo caso si tratta di una straordinaria intervista al lider maximo cubano sul problema religioso. Il secondo libro è un'inchiesta sull'assassinio di Carlos Marighella, il capo rivoluzionario brasiliano.
Frei Betto, animatore di numerose comunità di base, è stato responsabile della pastorale operaia nel centro metallurgico di São Bernardo do Campo e direttore della rivista brasiliana “Americana Libre”.
Amico fraterno di Lula, è entrato in politica per sostenerlo, nel corso del primo mandato del governo Lula, con il progetto sociale “Fame Zero”, che per qualche tempo ha seguito direttamente. Ha abbandonato successivamente il governo “per due motivi”: “Perché volevo avere il tempo per scrivere e perché non condividevo la politica economica del governo”.
È stato ed è protagonista dell'attività culturale e politica brasiliana.
E' autore di numerosissimi libri e pubblicazioni. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia s'intitola “Quell'uomo chiamato Gesù” – EMI – 2010.

L'associazione “Nuovi Orizzonti” di Messina

Promotrice di III edizioni della Due giorni biblica e di tre edizioni della Tenda della Pace, da tredici anni, l'Associazione “Nuovi Orizzonti” opera nel territorio messinese. E' composta da un gruppo di adulti che, già negli anni Sessanta, avevano iniziato un percorso di crescita e di sensibilizzazione a un cristianesimo autentico e generoso. Guida di quel gruppo, allora come ora, è un gesuita, Felice Scalia, che è diventato un punto di riferimento non solo spirituale ma anche umano. “Con la costituzione del gruppo – sottolineano i soci dell'associazione – ci siamo prefissi di percorrere un percorso di fede e di testimoniarlo nella nostra comunità, nei rapporti interpersonali, ma anche nella comunità civile. In questi anni abbiamo cercato di essere presenza attenta ai bisogni e ai problemi della nostra città, cercando di scrutare nella storia di oggi i segni della presenza di Dio e quali risposte l'umanità è chiamata a dare. Ma si è cercato anche di prendere parte alle problematiche della nostra città e di offrire un contributo di miglioramento. In questa seconda prospettiva abbiamo contribuito alla crescita dei movimenti No-Ponte e No-Tir o, ancora, alla nascita del movimento di “Libera Contro tutte le mafie” e alle iniziative in difesa dei rom a Messina, e alla costruzione della rete contro il razzismo e contro tutte le guerre”.
“In ambito ecclesiale – continuano gli associati di “Nuovi Orizzonti” – da tempo siamo impegnati a riflettere, con il concorso di testimoni autorevoli, sul senso della nostra fede e abbiamo creato per questo diversi incontri, convegni e seminari, svolgendo un ruolo di sensibilizzazione e di accrescimento culturale”, continuano i soci dell'associazione. “Gibellini, Ricca, Calamore, Chiavacci, Martirani, Dupuis, Stefani, Molari, Zanotelli, Bettazzi, Ciotti, Zamagni, Zizola, solo per citarne alcuni, su nostra iniziativa, si sono confrontati sulle problematiche più varie del nostro essere cristiani oggi”.

Per informazioni: associazione “Nuovi Orizzonti” di Messina, 090/2403996, presidente Antonino Conti Nibali: cell 334 5024525, mail antonino.continibali@tiscali.it.

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