28 febbraio 10.33 La SR Ristorazione condannata al reintegro dei lavoratori licenziati

Vertenza SR Ristorazione, l'azienda deve reintegrare tutti i lavoratori licenziati. “Si conclude nel migliore dei modi la vertenza che da oltre due anni vede in prima linea i dipendenti della SR ristorazione impiegati nel servizio di ristorazione degenti del -scrive il sindacato ORSA. La lotta frontale dei lavoratori che durante la protesta sono arrivati ad autogestire il servizio, unita all'egregio lavoro dell'Avvocato Francesca Piccolo che ha ottenuto la favorevole e decisiva sentenza d'appello e dell'Avvocato Daniele D'Orazio che ha rappresentato un altro gruppo di lavoratori già reintegrati, hanno reso definitiva giustizia, il giudice ha ordinato il reintegro di tutti i dipendenti licenziati con relativo risarcimento del danno economico subito. E' la meritata vittoria di un tenace gruppo coeso che non si è arreso al diktat e ci ha creduto fino alla fine, rifiutando, in alcuni casi, anche la mediazione sindacale. Chapeau!

La vertenza dei lavoratori della SR-Ristorazione è l'emblema di un marcio sommerso che prolifera in ogni settore in fase di aggiudicazione d'appalto, ad ogni cambio gestione ci si scontra puntualmente con capitolati volutamente “ambigui”, stilati ad hoc, spesso da enti pubblici, per infliggere pesanti tagli ai livelli occupazionali con l'assurda pretesa di dimezzare le spese mantenendo invariata la qualità del servizio. In fase di gara gli appaltatori sono costretti a competere con offerte avventate, prevalentemente orientate ad un ribasso che nel concreto si rivela insostenibile e ad appalto aggiudicato si innesca lo scontro fra la ditta vincitrice che per esigenze di deve effettuare i licenziamenti e i dipendenti che legittimamente difendono con i denti il posto di lavoro, mentre la stazione appaltante, spesso ente pubblico, se ne lava le mani e si defila dopo aver creato disoccupazione e disservizio.

E' successo al Policlinico e in questi giorni si sta verificando all'Università nel cambio d'appalto relativo al servizio di guardia armata dove su 70 guardie impiegate dalla ditta uscente (Il Detective) solo 43 sono state riassunte dalla subentrante (KSM/Mondialpol) mentre per 27 lavoratori si profila lo spettro della disoccupazione.

E' un sistema subdolo gestito in modo silente dagli amministratori della cosa pubblica che non badano a spese quando si tratta di finanziare operazioni volte al proselitismo clientelare ma chiudono la borsa quando c'è da garantire occupazione e qualità del servizio.

Dopo mille tribolazioni la vicenda dei dipendenti della SR Ristorazione sembra concludersi positivamente ma quanti altri lavoratori degli appalti avranno eguale fortuna e altrettanti strumenti per reagire all'ingiustizia? Quante altre famiglie messinesi saranno costrette sull'orlo della povertà mentre i soldi pubblici vengono gestiti allegramente con sistemi che hanno destato l'interesse della magistratura? Le istituzioni hanno il dovere di intervenire per calmierare il torbido sistema degli appalti, con i soldi pubblici si devono garantire prioritariamente la qualità dei servizi e i livelli occupazionali, altrimenti i toni del conflitto sono destinati ad inasprirsi al punto che non sarà possibile controllarli”.

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