27 luglio 14.15 Università, chiesta proroga per l’approvazione dello Statuto

Come è noto, la Legge 240/2010 prevede all'art. 2, comma 5, che il nuovo Statuto dell'Ateneo sia approvato dal Senato Accademico, previo parere favorevole del
La seduta di questo ultimo Organo di , convocata per oggi alle ore 9,30, si è regolarmente tenuta.
    Alcune richieste di modifica del testo predisposto sono, tuttavia, pervenute solo pochi giorni fa; ad esse la  Commissione per lo Statuto ha dedicato, il 25 luglio u.s., una seduta che si è protratta dalle ore 15,00 alle ore 23,45. I suddetti , ancorché tardivi, vanno tuttavia considerati pienamente legittimi.
    Lo Statuto esitato dalla Commissione è stato trasmesso ieri ai componenti dei due Organi di Governo. I componenti del Consiglio di Amministrazione hanno ritenuto all'unanimità che sia necessario un più ampio margine di tempo per esprimere il loro parere. 
Il Rettore ha proposto di approvare almeno gli articoli che non hanno sollevato osservazioni. I consiglieri hanno ritenuto di non poter procedere con tale metodologia, perché la lettura del testo risulterebbe parziale ed inefficace.
    Il Rettore ha espresso, anche a nome del Consiglio di Amministrazione il più ampio riconoscimento per l'impegno profuso dalla Commissione Statuto che ha di fatto concluso i suoi lavori.
    Appare tuttavia oggi inevitabile e comunque rispettoso delle prerogative degli Organi di Governo accademico consentire ai loro componenti un più approfondito esame, come espressamente richiesto e in parte avvenuto nella seduta odierna del Consiglio di Amministrazione.
    A conclusione dei lavori, il Rettore, considerato che non è possibile rispettare il termine del 29 luglio, è chiamato a richiedere al MIUR la proroga prevista dalla stessa Legge 240/2010 ai sensi dell'art. 2, comma 6.
    I componenti del Consiglio di Amministrazione si sono impegnati ad utilizzare solo il minimo indispensabile del periodo di tre mesi consentito dalla proroga.
    La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane ha frattanto comunicato che oltre il 50 % delle Università si avvarrà di analogo rinvio.

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