26 febbraio 16.06 Manifestazione per Giampilieri, nota della Cgil

Dichiarazione del segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano a margine della manifestazione dei comitati delle popolazione dei villaggi e dei comuni colpiti dall'alluvione del 1 ottobre 2009 che si è tenuta stamane ed alla quale hanno partecipato centinaia di persone per rivendicare le risorse per la messa in sicurezza del territorio alla quale ha aderito e partecipato la Cgil di Messina.

“Per una volta, in questa nostra terra, non dobbiamo denunciare i ritardi della e i ritardi della Siciliana. Con una rapidità inconsueta a queste latitudini, il Presidente della Regione, soggetto attuatore, e la struttura della Protezione civile regionale stanno realizzando le opere di messa in sicurezza con i fondi – 80 milioni – stanziati dal Governo regionale. Ciò che incredibilmente manca, sono i fondi del Governo . Per questa provincia, per questo tragedia non si stanzia nulla. In una logica nella quale le scelte appaiono purtroppo a senso unico verso il nord del Paese. Da ultimo nel decreto “Mille proroghe” sono stati previsti solo 5 mln di euro, a fronte dei quasi 100 necessari, e nulla per San Fratello e Caronia. Mentre per altre Regioni sono state destinate risorse significative, 95 mln di euro. Le domande che la gente si pone sono diverse: perché il Governo nazionale discrimina questa terra. E cosa fanno i parlamentari nazionali per rivendicare le risorse dovute per la messa in sicurezza di queste aree e della nostra gente? Sugli stanziamenti che ci hanno esclusi e sugli emendamenti in nostro favore che sono stati bocciati, come hanno votato i nostri rappresentanti? Ma ciò che soprattutto chiedono queste popolazioni è lo stanziamento – fuori da beghe e da contrapposizioni di parte e di partito – delle risorse necessarie ad assicurare la sicurezza delle
aree e consentire loro il ritorno a casa. Noi crediamo che a queste domande ci sia una unica risposta possibile: che il Governo nazionale stanzi le risorse. Su questo deve impegnarsi tutta la comunità e tutte
le rappresentanze e i rappresentanti istituzionali messinesi che sui loro comportamenti dovranno essere giudicati da tutti noi”.

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