24 marzo 10.20 Lunedì celebrazione del 163° anniversario della Polizia Municipale

gonfalonecittaLunedì 28, alle ore 9.30, al Palacultura “Antonello da Messina”, alla presenza del sindaco on. Giuseppe Buzzanca e del comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, sarà celebrato il 163° della fondazione del Corpo. L'atto di nascita viene infatti fatto risalire ad un Bando affisso il 28 marzo del 1848 all'albo del Municipio che avvisava “tutti coloro che vogliono appartenere al Corpo della Guardia Municipale possono, da oggi in poi, rilasciare le loro domande nel posto della SS. Annunziata. Si avverte che ogni guardia avrà il Saldo di Tarì tre al giorno ed il vestiario”. Il documento storico segna in concreto, nella città di Messina, il nascere di un nuovo ordinamento fondato sul rispetto delle Civiche Istituzioni e sulla difesa dell'Ordine pubblico. In Sicilia, come documentano altri scritti, i Corpi delle Guardie Municipali erano stati istituiti con Regio Decreto del 4 novembre 1838. Così, si legge in una missiva datata 15 giugno 1839, dell'allora Intendente di Messina, Commendatore De Liguoro, diretta ai Sottointendenti, Ispettori di Polizia, Sindaci e Capi delle Guardie Urbane, avente ad oggetto il “Regolamento sul Servizio delle Guardie Urbane” valevole per tutti i Comuni della Sicilia. Le Guardie Municipali vengono definite in questa lettera: “la Guardia Urbana è una Milizia Urbana, la quale mira a nobilissimo scopo… al mantenimento dell'ordine interno e alla sicurezza delle sostanze dei cittadini” ed ancora: “costituisce quella forza cui le Autorità locali faranno capo per l'esecuzione di ogni provvedimento per la conservazione dell'ordine e della tranquillità pubblica, primo bene delle popolazioni”; la missiva, che indica anche talune tra le più importanti mansioni da delegare alle Guardie Urbane, conclude evidenziando l'importanza di tale Istituzione, al cui buon funzionamento dovranno provvedere con ogni loro “potere”. I moti Risorgimentali accompagnarono la nascita del Corpo dei Vigili Urbani di Messina; sulla scorta di quanto si era già verificato nella parte peninsulare dell'Italia, la Città avvertiva la necessità del Corpo delle “Guardie Comunali”, quale tutore dei Regolamenti Urbani e delle Civiche Istituzioni. Nelle intendentizie del , il compito degli antesignani dei Vigili Urbani non era di facile assolvimento. “Formeranno oggetto di servizio delle Guardie Urbane i seguenti disimpegni: 1) assisteranno giornalmente il Giudice Regio nel capoluogo di Circondario ed il Sindaco; 2) eseguiranno gli ordini di arresto rilasciabili per iscritto dalle additate Autorità ed aiuteranno la Gendarmeria all'adempimento dei mandati d'arresto, o li adempiranno esse medesime nei casi di assenza della prima, o che ne riceveranno la richiesta dalle Autorità eseguibili sempre nel territorio del Comune; 3) adempiranno nei casi di bisogno alle disposizioni che le Autorità stesse potranno loro ingiungere; 4) arresteranno o tradurranno subito alle Autorità locali coloro che si trovassero nella flagranza dei reati; 5) custodiranno i detenuti; 6) coadiuveranno le operazioni della Gendarmeria Reale, laddove questa per disimpegni ne avesse uopo, sempre però nel territorio del Comune”. Ed al mandato ricevuto, il Corpo dei Vigili Urbani di Messina ha sempre tenuto fede, anche durante le lotte per l'Unità politica e territoriale dell'Italia, poi le Guerre mondiali, nonché le devastazioni delle calamità naturali. Decimato più volte, distrutto quasi totalmente dal terremoto del 28 dicembre del 1908, il Corpo seppe risorgere dall'immane tragedia, ricostruirsi e conservare, anche nei momenti storici più tragici – dalla 1a alla 2a Guerra – le funzioni ed il profilo della Guardia armata al servizio del Comune.

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