22 settembre 07.30 Torino, al congresso di Geofisica si parla dei forti umbertini di Messina

Oggi i Forti umbertini messinesi saranno oggetto di una relazione che il prof. Vincenzo Caruso, direttore del Museo Storico di Forte Cavalli, presenterà a Torino, al Convegno Nazionale di Geofisica “Geoitalia 2011”. La ricerca “The Royal Army Military road among the Fortresses of XIX Century in the Peloritani Mts,” curata da V. Caruso, E. Macaione e A. Messina, ha come obiettivo la promozione turistica e ambientale delle strade militari di collegamento tra i Forti umbertini messinesi, ed è condotta nell'ambito del dottorato di Ricerca “Turismo, Territorio e Ambiente”, coordinato dalla prof.ssa Antonia Messina, afferente alla sezione di Scienze della Terra del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e dell'Ambiente dell'Università di Messina. Per la valorizzazione, promozione e fruizione dei Forti Umbertini e del patrimonio fortificato dello Stretto – come si ricorderà – il di Messina ha avviato “InCastro”, un progetto per la creazione di una rete dei Forti e delle Fortificazioni, dal punto di vista telematico, museale, turistico, commerciale ed infrastrutturale. Il progetto è tra i 229 ammessi ai fondi dell'Accordo di Programma Quadro compresi nell'azione 7 – Giovani e Lavoro, firmato dalla Regione Siciliana con il ministero dello Sviluppo economico, i dipartimenti per le Politiche di sviluppo e coesione e della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “InCastro”, avviato dall'ex assessore alla cultura, Giovanni Ardizzone, prosegue secondo le direttive dell'assessore al patrimonio e al demanio, Francesco Mondello, che sta operando per il recupero di Forte Schiaffino. Obiettivo dell'Amministrazione comunale è infatti quello di legare la comunanza di interessi per studi di recupero e riqualificazione turistica ed ambientale dell'esteso sistema di fortificazioni, utili in futuro anche alla diffusione della conoscenza delle peculiarità di carattere culturale, sociale, storico, turistico. Messina ha un patrimonio di ventiquattro fortezze, indicate come “Forti Umbertini” per la loro edificazione nell'epoca di Umberto I di Savoia, per un posizionamento dell'artiglieria di costa, tra il versante peloritano in Sicilia e quello aspromontano in Calabria, a guardia dello Stretto. L'amministrazione comunale ha dedicato una doverosa attenzione al reticolo di fortilizi, che delinea di fatto un itinerario di particolare suggestione e interesse.

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