22 agosto 07.30 Manovra economica, alle 10 sit-in della FP Cgil alla Prefettura
I lavoratori pubblici si mobilitano per dire no alla manovra economica varata dal governo. Stamane dalle ore 10,00 alle ore 12,00 sit-in di protesta davanti alla Prefettura della FP Cgil. Per i lavoratori pubblici arrivato il momento di alzare la voce . La mobilitazione continuerà fino a quando il parlamento non cambierà le norme varate dal governo.
Lunedì 22 agosto 2011,la manovra economica approderà in commissione al Senato e in concomitanza la Funzione Pubblica di Messina ha organizzato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 un sit-in di protesta davanti alla Prefettura. Alla manifestazione prenderà parte Adriano Sgrò Segretario Nazionale FP CGIL.
“La manovra varata dal governo nazionale è inaccettabile – dichiarano Clara Crocè Segretario generale della FPCGIL di Messina e Adriano Sgrò Segretario Nazionale della FPCGIL- aumenta le diseguaglianze, impoverisce i lavoratori pubblici , apre alle privatizzazioni non colpisce gli evasori e i grandi patrimoni e si accanisce contro i dipendenti pubblici.
I continui tagli ai finanziamenti agli Enti locali comporteranno – continuano Crocè e Sgrò – meno asili nido , meno assistenza domiciliare agli anziani, meno assistenza ai disabili . I Comuni non potranno mantenere più gli stessi servizi e gli stessi livelli occupazionali si licenzieranno i lavoratori che erogano i servizi sociali. Ai minori trasferimenti si aggiunge l'ennesimo blocco alle assunzioni per tutte le pubbliche Amministrazioni anche per la sostituzione del turn-over .Tutto ciò non consentirà la stabilizzazione dei precari storici degli Enti Locali e della Sanità che ormai da più di vent'anni erogano servizi ai cittadini. Alla scadenza dei contratti i precari saranno licenziati. Non ci saranno più risorse né per la contrattazione aziendale né per l'integrazione oraria ai precari
Con i provvedimenti varati governo si diminuiscono le detrazioni fiscali quindi si potranno meno rimborsi sanitari, meno detrazioni per i figli a carico, sugli interessi dei mutui. A ciò aggiungiamo il sequestro del TFR/TFS , il blocco delle tredicesime, dei rinnovi contrattuali fino al 2014, l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne – continuano Crocè e Sgrò – tutte misure inique che mortificano i dipendenti pubblici La crisi non può essere scaricata sulle spalle dei lavoratori che hanno sempre pagato le tasse e che in media, percepiscono stipendi cha vanno dai 600 ai 1200 euro.
Con la manovra aggiuntiva il governo Berlusconi ha sferrato il colpo mortale al sistema di tracciabilità dei rifiuti che con tanta fatica , in questi anni di lavoro e a costo zero per lo Stato si stava realizzando nel nostro paese allo scopo di garantire trasparenza e legalità nella gestione dei rifiuti.
Questa manovra, negativa per il paese, lontana dagli stessi indirizzi
dell'esito referendario in materia di gestione dei servizi pubblici
locali, sull'altare di una crisi economica e finanziaria del paese
immola legalità e gestione corretta dei rifiuti. Un regalo impensabile alle ecomafiE-
Mentre il paese precipita nel baratro della crisi economica, il governo invece di ridurre gli sprechi e i privilegi, di combattere l'evasione fiscale che sottrae decine di miliardi di euro al bilancio dello Stato , di aiutare chi è in difficoltà – dichiara Lillo Oceano Segretario Generale della CGIL di Messina – continua a prendersela con i più deboli. Il decreto varato dal governo non contiene una sola misura per sostenere i consumi e rilanciare l produzione.
Infine, con rancore ideologico, il Governo approfitta della crisi per perseguitare i dipendenti pubblici, diminuire i diritti di tutti i lavoratori con l'attacco al contratto collettivo nazionale e eliminando la tutela dell'art. 18 dal licenziamento illegittimo, cancellare i valori fondanti della nostra democrazia con la cancellazione delle festività che celebrano, la liberazione dal nazifascismo, la proclamazione della Repubblica e la festa dei lavoratori. La CGIL chiede, con la mobilitazione dei lavoratori, che queste norme vengano radicalmente modificate dal Parlamento. ”
La mobilitazione e le iniziative di lotta dei dipendenti pubblici continueranno anche nei prossimi giorni, con iniziative di volantinaggio nei posti di lavoro nelle aziende, con manifestazioni pubbliche per coinvolgere i cittadini fruitori dei servizi pubblici – conclude Clara Crocè– i cittadini devono comprendere che i lavoratori pubblici sono gli infermieri gli ausiliari i medici , i vigili del fuoco, gli agenti di polizia penitenziaria ,gli impiegati nelle agenzie delle entrate, i cancellieri nei tribunali, i dipendenti dei comuni, negli asili nido , .Insomma tutti quei lavoratori che assicurano servizi pubblici. Per i dipendenti pubblici è arrivato il momento di alzare la voce .Cambiare si può”.