21 gennaio 11.38 Vittorio Emanuele, da mercoledì “Eva contro Eva” con Pamela Villoresi

Romina Mondello e Pamela Villoresi

Terzo appuntamento della stagione di prosa del Teatro di Messina. In scena al Vittorio Emanuele da mercoledì 23 gennaio a domenica 27 “Eva contro Eva” di Mary Orr, titolo cult del “cinema a teatro”, nella versione italiana di Maurizio Panici e Maria G. Lea Pacella, prodotta da Teatrale Pistoiese/Artè Teatro Stabile d'Innovazione in collaborazione con Fondazione La Versiliana.

Il celeberrimo dallo stesso titolo (con Bette Davis e Anne Baxter  nei ruoli delle protagoniste femminili e George Sanders in quello maschile), alla sua uscita nel 1950 ottenne 14 nomination agli Oscar, vincendone ben sei, tra cui quello a Mankiewicz per la miglior regia.

Nel cast dello spettacolo teatrale, diretto da Maurizio Panici, l'inedita, intrigante coppia composta da Pamela Villoresi e Romina Mondello (nei ruoli di Margo Channing e Eva Harrington) con Luigi Diberti (Addison DeWitt) e Massimiliano Franciosa (Bill Sampson). Nel cast anche Maurizio Panici (Lloyd Richards), Silvia Budri Da Maren (Karen Richards) e Giulia Weber (Birdie).

Le scene sono di Giorgio Gori, i costumi di Lucia Mariani, le musiche di Stefano Saletti, le luci di Emiliano Pona,

Commedia di grande qualità e intelligenza, ma allo stesso tempo racconto raffinato e acuto sul mondo del teatro e sui rapporti interni tra i suoi personaggi, “Eva contro Eva” offre, attraverso una sceneggiatura di straordinaria ironia, un acido e caustico affresco di uomini e donne che si affannano disperatamente alla ricerca di un attimo di celebrità, mettendone a nudo le fragilità. Maurizio Panici nelle sue note di regia lo definisce «Il mondo del teatro come rappresentazione del mondo». E poi scrive: «Una piccola e agguerrita comunità che è specchio della società, con le sue piccolezze, le sue ossessioni, il desiderio di arrivare a conquistare una posizione sociale riconosciuta e rispettata. Classi sociali diverse, che si riflettono, si evitano e si scontrano. Ma soprattutto esseri umani in lotta per una posizione dominante nella società.

Quanto di più attuale, oggi, potrebbe essere oggetto di scrittura se non questo acido e caustico affresco di uomini e donne che si affannano disperatamente alla ricerca di in attimo di celebrità? Così “Eva contro Eva” si offre come sintesi di un quadro così a noi vicino, dove l'apparire è massima aspirazione per sentirsi “vivi”, per poter esistere. Alla fine di questa estenuante , Margo Channing capirà che la vita vale la pena di essere vissuta e cederà volentieri il passo alla nuova arrivata, già minacciata a sua volta dall'arrivo della prossima Eva.

Così, in una realtà dove sempre più velocemente si consumano fragili miti, la decisione della protagonista Margo, si fa scelta consapevole e controcorrente rispetto alla vacuità con cui le nuove arrivate si affacciano sorridenti sulla scena del mondo. In un momento storico dove tutti si specchiano negli occhi di chi guarda, sottrarsi alla scena, scomparire, si fa atto consapevole e profondo, rispettoso del sé».

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