20 settembre 19.07 Caronte-Tourist, si va verso lo sciopero

Chiuse negativamente stamane in Prefettura le procedure di raffreddamento, imposte dalla legge sulla regolamentazione degli scioperi, attivate da FILT-CGIL  UILT-UIL  UGL-MARE e USCLAC-UNCDIM nei confronti di Caronte e Tourist.

La vertenza con la società di traghettamento si trascina ormai da mesi ed ha per oggetto le continue modifiche, imposte ai marittimi, sull'organizzazione del lavoro già contrattata tra le parti.

Azienda e sindacati hanno definito da anni meccanismi di flessibilità che hanno consentito a Caronte e Tourist di adeguare prontamente l'offerta dei propri servizi alla domanda dell'utenza ma, nonostante ciò – denunciano  FILT-CGIL  UILT-UIL  UGL-MARE e USCLAC-UNCDIM – la società ha proceduto deliberatamente negli ultimi mesi ad alterare i turni di lavoro, smantellando così i presupposti fondamentali di quell'accordo.

Già lo scorso mese  i sindacati avevano invitato Caronte e Tourist  ad attenersi a quanto insieme concordato, ed avevano preannunciato che sarebbero ad azioni di protesta appena trascorso il periodo di franchigia estivo, quello in cui la legge vieta di scioperare.

Modificare la turnazione significa in sintesi ridurre ore di lavoro e, conseguentemente, il numero degli occupati e le quote di salario. Una richiesta questa dunque inaccettabile per i sindacati, soprattutto in un'area come quella dello Stretto ed in una categoria, come quella dei lavoratori marittimi, che attende da tempo il rinnovo del contratto nazionale e quello di secondo livello.

Per i sindacati la conferma che a Caronte e Tourist  ormai l'accordo stia stretto, e che dopo aver incassato la flessibilità punti a ridurre occupazione e salario, è arrivata ieri quando, nel corso di un incontro, l'azienda  ha annunciato un taglio del 25% del costo del lavoro, motivandolo con la riduzione dei ricavi dovuti al calo di traffico nello Stretto.

Si profila quindi un ennesimo e duro colpo ai salari ed all'occupazione che FILT-CGIL  UILT-UIL  UGL-MARE e USCLAC-UNCDIM considerano inaccettabile e che, adesso, espletate le procedure di raffreddamento, contrasteranno con azioni di sciopero che saranno proclamate nei prossimi giorni .

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