20 ottobre 10.31 Stabilizzazione LSU, vertice a Palermo tra FP Cisl e Regione

La grave situazione degli oltre 6000 lavoratori non ancora contrattualizzati in servizio negli enti pubblici e nel privato sociale quali cooperative e parrocchie su tutto il territorio siciliano è stata al centro dell'incontro tenutosi all'Assessorato regionale al Lavoro tra il gabinetto dott.Virga e la dirigente dott.ssa Livolsi con la delegazione della Cisl Fp  composta da Mario Basile e Vincenzo Caldara per la segreteria regionale, Calogero Emanuele e  Gianfranco Di Maria, segretari territoriali di Messina e Caltanissetta e Roberto Isgrò coordinatore di Messina.

Sotto la sede dell'assessorato, contemporaneamente, si è svolto un sit in di circa duecento lavoratori che vivono con un sussidio di disoccupazione di 540 euro mensili.

“La soluzione – affermano i rappresentanti della Cisl Funzione Pubblica – é quella di procedere a una modifica di legge che consenta l'utilizzo dei lavoratori del privato sociale nei vari Enti pubblici in quanto la fase dei progetti originari é ampiamente  esaurita”.

Durante l'incontro è stato chiarito che “lo status di LSU non si perde anche nel caso di dimissioni da soci di cooperative” chiarendo anche che “on é consentito dare vita a nuove convenzioni senza ricorre all'evidenza pubblica”.

In Sicilia la vertenza Lsu riguarda circa 6000 persone, dei quali  2000 nel privato sociale come cooperative e parrocchie. Durante la riunione si è convenuto che gli Lsu interessati “devono poter avere un contratto, anche utilizzando le regionali e facendoli confluire nell'istituendo ruolo unico regionale. Per fare ciò – spiega la Cisl Fp – é necessario un intervento legislativo e quindi si é convenuto di dare vita a un tavolo congiunto tecnico e politico da tenere presso la commissione lavoro entro il mese di ottobre”.

“L'incontro con i vertici dell'Assessorato – concludono i sindacalisti della Cisl – rappresenta una tappa importante per il destino futuro di questa platea di lavoratori e  come sindacato continueremo a sostenere la vertenza fin quando non ci sarà una risoluzione positiva e definitiva”.

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