20 febbraio 09.16 Messinambiente, sit-in sospeso ma lo stato di agitazione continua

La FP CGIL ha sospeso momentaneamente il sit- in di protesta programmato per martedì 22 febbraio e mantiene lo stato di agitazione di tutto il personale in attesa degli sviluppi dei tavoli di confronto. “L'Amministrazione comunale ha assunto importanti impegni con le OO.SS. –dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL e Carmelo Pino segretario del settore. Tra questi anche il congelamento del bando di gara fino al 30 aprile e comunque fino a quando l'assessore regionale Giosuè Marino non fornirà precise direttive, atteso che le SRR dovrebbero a breve essere costituite entro breve termine”.

La FP CGIL ha anche richiesto ed ottenuto la costituzione di un tavolo tecnico permanente che si riunirà ogni 15 giorni. Al tavolo prenderanno parte l'Assessore Elvira Amata, il commissario liquidatore dell'ATO 3 e l'Amministratore unico della Messiambiente. Precise le richieste avanzate dalla FP CGIL:
1. Pianificare in maniera razionale e risolutiva la gestione del ciclo dei rifiuti. Una politica realmente incentrata sulla raccolta differenziata, sulla riduzione, su riciclo, riuso e riutilizzo dei rifiuti. La previsione nel bando di gara (fortunatamente andato deserto) della raccolta differenziata, era una pura formalità per l'eventuale azienda aggiudicatrice. Un sistema innovativo di separazione delle sezioni umide da quelle secche (biostabilizzazione) che avrebbe i vantaggi di incrementare il tasso di raccolta differenziata ed evitare di conferire tutti i rifiuti a Mazzarà (con un costo, a carico dei cittadini, di circa dieci milioni di euro l'anno).

2. Il risanamento dei debiti dell'azienda pubblica. Occorre salvare la società Messiambiente, una società interamente a capitale pubblico che ha in questi ultimi anni, ha impedito infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti. Le difficoltà economiche della società non sono dovute all'esubero di personale ma ad un dimezzamento delle risorse (22 milioni di euro contro un piano industriale di 47 milioni di euro) trasferite dal Comune alla società, tramite l'ATO 3. Le risorse trasferite mensilmente sono appena sufficienti a pagare gli stipendi ai lavoratori. In queste condizioni la società difficilmente potrà garantire un buon servizio, ci sono difficoltà a pagare la benzina e l'assicurazione dei mezzi, per la manutenzione del automezzi e l'adeguamento alle norme di sicurezza, per il vestiario del personale, il pagamento dei buoni pasto ai lavoratori e tutti gli emolumenti derivanti dal CCNL.

“Con tali criticità -aggiungono Crocè e Pino- bisogna riconoscere che grazie all'impegno ed alla tenacia dei lavoratori si è evitato che Messina potesse vivere i disagi e l'emergenza ambientale che hanno colpito numerose città quali Palermo e Napoli. Riteniamo non sufficiente una ricapitalizzazione limitata al semplice trasferimento dell' e dell'Inceneritore, ma è necessario ripianare con urgenza i debiti, mettere a norma di legge tutti gli . In particolar modo l'inceneritore di Pace, a tutela della salute dei cittadini, tenuto conto che è predisposto anche per il trattamento dei rifiuti speciali che secondo alcuni potrebbe portare nelle casse comunali 50 mila euro al giorno”.

Per la FP CGIL è necessario rafforzare e potenziare la società Messiambiente affinché possa occuparsi a tutti gli effetti della gestione integrata dei rifiuti. Una società che in questi ultimi anni ha impedito infiltrazioni di tipo mafioso nel ciclo dei rifiuti, impedendo che Messina potesse vivere emergenze ambientali. Investiremo del problema anche l'assessore regionale Giosuè Marino per trovare una soluzione e solleveremo anche la non competenza del Commissario liquidatore dell'ATO3 ad emanare un nuovo bando. “Riteniamo -conclude Crocè- che una nuova riproposizione del bando di gara, anche con le clausole di garanzia promesse dall'Amministrazione Comunale, non potrà garantire la salvaguardia dei livelli di occupazione per tutto il personale attualmente in servizio (impiegati, tecnici ed operatori ) e la qualità del servizio. A questo punto il sit in previsto per martedì è momentaneamente sospeso, ma manteniamo lo stato di agitazione del personale in attesa degli esiti del tavolo tecnico”.

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